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The Ring

Regia di Gore Verbinski vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Ring

di chinaski
8 stelle

Per una volta bisogna dirlo, il remake americano è migliore dell' originale giapponese. Gore Verbinski fa un ottimo lavoro sulle immagini, sui continui richiami tra quelle della videocasseta e quelle della realtà. Lavora molto bene sui colori, sui toni "acquatici" del grigio e del blu, sulle loro sfumature. Lavora sulla composizione dell' inquadratura, soprattutto nelle immagini metropolitane, attraverso simmetrie di linee e prospettive. A livello visivo il film è perfetto. E la vera paura nasce proprio dal gioco delle luci e dei colori. Sono le immagini che creano atmosfera, donano mistero, costruiscono l' angoscia.
Il video di The Ring è agghiacciante. Intendo quello che dovrebbe farti morire in sette giorni. E l' idea più interessante è come con l' evolversi della storia le immagini del video e quelle della realtà si vadano fondendo insieme. La percezione visiva diventa Visione, diventa capacità di cogliere segni del visibile per costruire una storia, per comprendere un mistero. Quello di Samara, (Sadako nell' originale). La parte migliore del film è proprio quella che riguarda la bambina. Il suo internamento in una allucinante camera di ospedale psichiatrico. La sua stanza in cima ad una stalla. La sua morte dentro ad un pozzo.
Anche la bambina comunica attraverso le immagni. Immagini che diventano, grazie al suo potere, Reali. Lei pensa a un disegno o a un' immagine e questa prende forma in una lastra fotografica. Il video è reale perchè è l' appello di Samara. E' la sua vendetta. E' la sua comunicazione agli altri della sua tremenda fine. Samara, però, non dorme mai. E ci sarà solo un modo per scampare alla sua ira e al suo dolore. Copiare la videocassetta. Diffondere il suo appello.
Le immagini quindi come presenza viva e inquietante. Capaci di (con)fondersi con la realtà. Capaci di generare realtà. Il meccanismo delle uccisioni di Samara lo capiamo quando Rachel (Naomi Watts), guardando alla moviola la videocasseta, si blocca sull' immagine di una mosca. E questa, con il fermoimmagine inserito, continua a muoversi. Poi Rachel la prende fra le dita. L' immagine della mosca è diventata la Mosca, come in seguito l' immagine di samara diventerà Samara.
Il problema principale della pellicola riguarda però gli attori. Estremamente fuori parte sono il marito di Rachel, che ringraziando Samara farà la fine dell' idiota che è e poi il bambino, che hanno preso a sputo da quello del Sesto Senso mischiandoci un pò dello shining del figlio di Jack Torrance. Queste due figure rovinano un film che altrimenti, se curato meglio dal punto di vista degli interpreti, sarebbe stato veramente agghiacciante.
Driin... Driin... squilla il telefono.
Visto come vanno le cose mi sa che è meglio non rispondere.
Anzi ora che ci penso bisognerebbe fare una Cura-Sadako a tutti i maniaci del cellulare.

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