Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Dal romanzo di Koji Suzuki, uno dei più interessanti horror del decennio 2000-2010 grazie anche alla sua saggezza registica e ad una brava interprete principale.
Il soggetto di partenza, ossia il film giapponese di Hideo Nakata, che a sua volta prendeva spunto dal romanzo di Koji Suzuki, è stato azzeccato e per questo il regista Gore Verbinski, già autore di Un topolino sotto sfratto (il che fa strano, considerando i generi così diversi), con l'aiuto di un'attrice anch'essa azzeccata e che in quel periodo era in piena zona-notorietà quale Naomi Watts, è riuscito a creare uno degli horror più influenti degli anni 2000.
L'idea della videocassetta è nel suo abbastanza geniale e ha influenzato molti scrittori dell'Internet di racconti horror da mezzo soldo, e la buona realizzazione del film ha fatto contenti anche i cinefili.
Naomi Watts è molto in parte, con il resto del cast che svolge il suo compitino senza problemi, e la realizzazione tecnica è abbastanza ispirata in particolare per quel che riguarda il comparto sonoro.
La storia è molto coinvolgente e sebbene lo snodo non sia così sorprendente riesce a mantenere alta la tensione e celato il mistero intorno a questa fantomatica VHS.
Il difetto principale sta nel finale, piuttosto deludente a livello narrativo, ma che comunque chiude nella maniera più giusta possibile il cerchio narrativo.....peccato che abbiano voluto farne un bruttissimo sequel.
Voto: 7+/10.
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