Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Il The ring di Verbinsky (premetto di non aver ancora visto la versione di Nakata) si presenta come molti new-horror dell'ultima generazione: piatto, privo di tensione, prevedibile, con riferimenti attinti qua e là dai classici (lo sguardo perso del piccolo protagonista "alla Shining", la televisione come porta dimensionale, da Sotto Shock). Buona la prova degli attori, qualche scena che inchioda lo spettatore (la sequenza del cavallo sulla nave), ma il resto è solo tanta confusione, con particolari insignificanti, simbologie e significati subliminali mescolati con poca logica.
Molto credibile nei personaggi fragili e perseguitati, in preda della follia.
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