Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Mediocre remake americano del già sopravvalutato horror giapponese “Ringu” di Hideo Nakata. Verbinski replica in maniera abbastanza pedissequa la storia originale, aggiungendo di suo soltanto qualche patinatissimo spezzone in stile MTV ed una fotografia cupissima e talmente desaturata da sfiorare quasi il bianco e nero. Il risultato è un film lungo, noioso, per niente spaventoso e le atmosfere morbose e metafisiche dell’originale di Nakata vengono inopinatamente trasformate in uno stucchevole esercizio di stile. In definitiva, l’unico motivo valido per guardare “The Ring”, a mio modesto avviso, resta la mirabile bellezza di Naomi Watts.
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