Regia di Ezio Greggio vedi scheda film
Una commedia stralunata non del tutto riuscita, ma comunque abbastanza divertente.
Al fianco di Mel Brooks questa volta troviamo alcuni attori italiani, tra i quali spicca il nome di Ezio Greggio sia in qualità di regista che di attore. Il duetto di quest'ultimo con Brooks a me non è sembrato affatto disastroso come vogliono farlo passare.
La trama è un po' stiracchiata e pasticciata, ma intrattiene e diverte quanto deve, anche se la sua comicità è elementare e basata sulle classiche (che più classiche non si può) situazioni (stereotipi) che fanno venire da ridacchiare da sempre al cinema: il pazzo che fugge dal manicomio cimentandosi in numeri molto buffi; il tipo aerofobico che una volta salito in aereo ha il terrore di volare e viene per giunta schernito; il figlio che per esaudire l'ultima richiesta di vita del padre si rende disponibile a cercare anche in capo al mondo un suo vecchio amico che in questo caso è proprio il pazzo; una battaglia a suon di parolacce tra monaci repressi ed una serie di equivoci vari piuttosto gustosi.
Non saremo di fronte ad un capolavoro della comicità, ma come film si lascia guardare piacevolmente.
Naturalmente i momenti più esilaranti si devono alla presenza, all'estro ed alla vivacità di Mel Brooks che pur gigioneggiando più del dovuto nel ruolo del pazzo che in questo caso si cimenta addirittura in una performance canora da musical in stile anni sessanta, diverte ed intrattiene. La sua follia attira simpatia dopotutto perchè è resa candida dalla sua buona fede ed ingenuità. Greggio invece interpreta la povera anima costretta a sopportarlo e a vivere a causa sua, una serie di vicissitudini grottesche.
Film in definitiva simpatico, da guardare senza pretese.
Ha svolto un lavoro discreto.
Bravino come attore.
Ottimo ed istrionico, anche se talvolta appare un po' troppo sopra le righe.
Bravo.
Brava.
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