Regia di Dan Ash (Giorgio Gentili) vedi scheda film
Ma è umanamente possibile realizzare fetecchie del genere?
Un ex agente FBI di origini italiane (Putzo, per citare lo scrittore del Padrino, tra l'altro con una t in più) imbranato come il Clouseau di Sellersiana memoria (spero nn si rivolti nella tomba), relegato dai suoi superiori ad ufficiale dei tributi (impiegatuccio delle tasse), viene inviato in Italia per investigare sulla morte di un gangster americano e per ritrovare 1 milione di dollari da quest'ultimo rubati e nascosti.
Mi spiace deludere i più interessati ma io, ad un certo punto, ho cambiato canale: forse Totò avrebbe detto "Chissà 'sto stupido dove vuole arrivare..."; scusatemi ma io non ce l'ho fatta!
Lo accompagna la sfolgorante bellezza di Elsa Martinelli ma, chissà perchè, quando era inquadrata da sola in mezzo primo piano, l'immagine era sfuocata come se il direttore della fotografia avesse messo una calza di seta sull'obbiettivo? ;-)
Dustin Hoffman protagonista di un film così fetente da non dover neanche essere possibile proiettarlo in una sala con detenuti carcerari come punizione: lo vieterebbe la convenzione di Ginevra!
Il film era ambientato a Roma: sono curioso di sapere adesso se la gestione del doppiaggio dell'epoca (1968) era sotto allucinogeni! Mi devono spiegare perchè Roma era popolata da: milanesi, bolognesi, siciliani, veneti, piemontesi, ..... E NEANCHE UN ROMANO!!! Senza contare che, in un piccolo battibecco, i protagonisti si danno più volte del "PIRLA" (ribadisco che siamo nel '68...), insulto gergale tipicamente milanese, come se fosse una parola di uso comune.
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