Regia di Margherita Ferri vedi scheda film
Nel 2012, a soli 15 anni, Andrea Spezzacatena (Carrino) - brillante quanto sensibile studente liceale - pose fine alla sua vita dopo avere subito diverse umiliazioni ed essere stato oggetto di cyberbullismo a causa delle sue inclinazioni sessuali. L'opera seconda di Margherita Ferri racconta quella tristissima vicenda soffermandosi soprattutto sulle dinamiche di relazione tra adolescenti: l'amicizia con l'assennatissima Sara (Ciocca) e quella con il suo aguzzino (Arru), uno studente ripente sempre pronto a sfruttarlo, il quotidiano nelle aule scolastiche e quello a casa, con un fratellino i genitori separati da poco. Se, sul piano dei contenuti, il film - tratto dal libro Andrea oltre il pantalone rosa, scritto dalla mamma di Andrea, Teresa Manes - è senza dubbio encomiabile - anche perché ha una mano particolarmente felice e delicata nel raccontare i piccoli-grandi drammi dell'adolescenza e non scade mai in un registro morboso - su quello della forma il film è debolissimo. Siamo nella più canonica maniera della fiction RAI, a partire dal casting, con didascalie costanti a portata del pubblico da prima serata: quanto basta a farne il film italiano con i maggiori incassi al botteghino nel 2024.
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