Regia di Margherita Ferri vedi scheda film
Una brutta opera d'arte disonora, deturpa anche la memoria degli uomini che intende celebrare.
Non posso parlare male di questo film perché è dedicato ad una vittima reale di bullismo? Io ne parlo male perché film e realtà viaggiano in dimensioni totalmente diverse. È un film disonesto perché pretende di riprodurre la realtà dei fatti e la verità delle persone rappresentate. Un artista onesto (che fa arte onesta) deve avere come principio morale il fatto che non è possibile riprodurre artificialmente la realtà, col preciso obiettivo di non ingannare gli altri; non forzarne la comprensione. Oltrea a ciò il sentimentalismo è la sovrastruttura che copre la brutalità del nostro sistema sociale. Jung. Sottoscrivo in pieno. I violenti, gli autoritari sono convinti di essere pieni di sentimenti nobili. Il film me l'ha consigliato caldamente una nipote cui voglio molto bene, ma questo non condiziona il mio giudizio.
Dovrebbe piacermi perché parla di un ragazzo suicidatosi a causa della stronzaggine degli uomini? Mai confondere il personaggio narrato con quello reale. Gesù non è uguale al personaggio narrativo dei Vangeli. Troppi tempi morti: non so quante volte sono andato avanti. Recitacione giogionesca disneyana. La voice over era tratta dai suoi diari? Christian è davvero diventato un ciccione disoccupato? Chi è disoccupato è un fallito? Hanno scelto il protagonista per i suoi begli occhioni e per le sue labbra carnose o per la sua aderenza al ragazzo reale? Hanno consultato degli psicologi? Le mamme,in tanti casi, sono convinte di amare i figli, ma non è così semplice, in una società dominata dalla diffidenza in cui l'amore è l'eccezione, mai la regola come vuole la propaganda di regime; non basta essere convinti di qualcosa. Non basta chiamare amore i figli, per amarli. Non basta riempierli di regali. Il suicidio è una cosa seria che ha radici profonde nella psiche umana, non è una roba superficiale dovuta a maldicenze estemporanee. Il sentimentalismo banalizza la vita. È un filmaccio italiano che glissa sulla educazione cattolica. Il cattolicesimo è autoritarismo, repressione e sessuofobia.
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il fatto e' indubbio che rimane grave ma il film non ha coinvolto fino in fondo il dramma del giovane....la voce over poi rimane un po' grottesca
La voice over è tratta da qualche diario del ragazzo?
Boh....forse...altrimenti sarebbe una cattiva idea della regista...
Altrimenti sarebbe un'ignobile manipolazione della realtà col fine di forzare la fruizione dello spettatore.
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