Regia di Emanuel Parvu vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE/FESTIVAL DI CANNES 77: CONCORSO
Adi è un giovane di diciassettenne che sta trascorrendo le vacanze estive nel suo villaggio natale sito sul delta del Danubio.
Una notte, mentre si attarda con un coetaneo, rimane vittima di una efferata aggressione di cui inizialmente non se ne comprende il motivo.
Poi alcuni dubbi ed allusioni spingono a convincersi che l'agguato sia stato organizzato come una missione punitiva a carattere omofobo, per punire atteggiamenti giudicati immorali ed inaccettabili in quel.contesto.
Sbigottiti, preoccupati e anche in preda ad un senso di vergogna, i genitori della vittima da quel momento non riescono più a vedere il loro figlio allo stesso modo di come lo consideravano e portavano in palmo.di mani, così come tutti gli abitanti del paese iniziano a vomitare loro le spalle.
Dopo Miséricorde di Alain Guiraudie, presente a Cannes nella sezione Cannes Première, c'è spazio per trattare spinose tematiche inerenti l' con questo film rumeno accolto in Concorso.
Ma stavolta il clima cambia completamente, e dalla bizzarria di situazioni sopra le righe si passa ad atteggiamenti di intolleranza che fanno seguito a tentativi di ignorare gli episodi di violenza che si sono abbattuti sul giovane protagonista. In questo caso l'omosessualità è ancora un tabù, e la circostanza è meticolosamente tenuta nascosta, e, quando scoperta, punita a suon di botte e generatrice di intolleranza.
Emanuel Parvu, già attore per Bogdan George Apetri ed altri registi, e qui impegnato nella sua seconda opera di fiction, tratta l'argomento scottante forse con sin troppo timore riverenziale e non osa nemmeno nominare la questione, agendo tramite allusioni e sguardi sconcertati di chi cerca di difendere la vittima di un sotterfugio generale.
Probabilmente un po' troppa formalità e cautela domina la vicenda, per un film che pare girato trent'anni fa in epoca di dittatura di Ceausescu, anche se indubbiamente contestualizzato in una nazione che probabilmente, a causa di questi non troppo antichi e drammatico retaggi dittatoriali, appare ancora un po' reticente o timida a trattare di petto tematiche di orgoglio LGBT.
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