Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
aspettavo HERO da quando ne avevo letto sui giornali. innanzitutto perchè zhang yimou mi piace da LANTERNE ROSSE a NON UNO DI MENO. HERO l'ho percepito principalmente come un film estetico. mi ha dato l'impressione che il regista volesse a tutti i costi tributare un genere popolare della sua terra. che volesse metterci tutto se stesso per fare in modo che la gente rimanesse stupita ad ogni cambio d'immagini. purtroppo in italia arriva poco delle cinematografie altre o comunque estreme, nel senso che giungono dagli estremi confini del mondo. arriva sempre di più, ma sempre in numeri bassissimi. quindi se si rimane incantati di fronte ai combattimenti volanti di LA TIGRE E IL DRAGONE o di questo HERO e del futuro LA CASA DEI PUGNALI VOLANTI, non occorre indignarsi e gridare allo scandalo come mi è capitato di leggere qualche tempo fa forse dalle mani di piermaria bocchi. si apprezza ciò che si riesce a vedere al cinema, o ciò che si ha l'accortezza e la voglia di vedere in tv. perchè di certo se accostiamo questo HERO a un film come LA FANCIULLA CAVALIERE ERRANTE, non c'è di paragone e credo del resto di aver percepito che yimou non intendesse di certo fare a gara con un maestro come king hu, se non invece rendergli onestamente omaggio. un film costruito per set e scenografie accuratamente studiate(che alla lunga forse stancano) perchè l'immagine sullo schermo rendesse al meglio. come può non affascinare l'uso del colore, sia nei toni più neutri come nel primo combattimento che nei toni più squillanti come nel combattimento delle foglie. se la partitina a ping pong con la goccia tra jet li e tony leung chiu wai mi ha lasciato un pò allibito(ma alla fine anche divertito... ci troviamo comunque di fronte a combattenti che volano e armeggiano a testa in giù...), e la silhouette di jet li contro il portone pieno di frecce mi ha fatto un pò sorridere pensando ai cartoni di tex avery, non saranno di certo due scene che inficeranno il mio giudizio su due ore di spettacolo avvincente. del resto apprezzare il camminamento sull'acqua non fa che ricordarmi i monaci che corrono ieratici sugli steli d'erba in LA FANCIULLA CAVALIERE ERRANTE, l'utilizzo delle gocce di pioggia nel primo combattimento, e le foglie che come nel sortilegio di una meravigliosa fattucchiera, aiutano maggie cheung a vincere contro zhang ziyi è mettersi nei panni di quentin tarantino che divertito come un bambinone lo distribuisce con miramax. in più abbiamo 4 divi al prezzo di uno. tra tutti spicca la sensibilità recitativa di una splendida maggie cheung, donna di una belleza accecante che giustamente nel combattimento tra le foglie gialle, vestita di rosso, combatte senza troppo impegno contro una furibonda(e un pò ripetitiva) zhang ziyi. la scena della signora delle foglie. un film che consiglio, con la speranza che facendo un pò di successo faccia da specchietto per le allodole ad altri film e magari facilitando il reperimento in dvd di capolavori del passato.
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