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Regia di Zhang Yimou vedi scheda film

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La recensione su Hero

di steno79
7 stelle

Il film che segnò la svolta action per Zhang Yimou, qui alle prese con il genere wuxiapian tipico della cinematografia di Hong Kong, è stato uno dei suoi più grandi successi commerciali ma ha diviso la critica in due schieramenti opposti. Io non lo considero uno dei suoi migliori film, ma neanche arriverei a definirlo opera formalista e vuota come hanno fatto i suoi detrattori. In realtà, il film può contare su un apparato visivo davvero straordinario dove la fotografia del grande Christopher Doyle, operatore di fiducia di Wong Kar-wai, opera spesso miracoli in certe composizioni monocromatiche dove spiccano i colori primari con un'evidenza abbagliante, o in certe scene di massa che citano l'Eisenstein dell'Alexander Nevskij e non disdegnano la Computer grafica ma rimangono visivamente possenti. Le scene di combattimento di arti marziali tipiche del wuxia hanno un impatto ugualmente spettacolare e sono dirette con un tocco elegante, anche se restano un po' difficili da valutare per un profano del genere come me. Tuttavia è nella narrazione che ho trovato alcuni punti oscuri, perché non sempre tutto mi è risultato molto chiaro, soprattutto nel secondo e terzo flashback e nelle dinamiche relazionali fra Neve che vola e Spada spezzata e forse il problema è in una scrittura che complica inutilmente una trama che vorrebbe rifarsi a "Rashomon" nel tema della ricerca di una verità sfuggente, ma non riesce a replicare la genialità e la leggerezza del modello. Comunque è un film più di immagini e di coreografie che non di trama, anche se viene rievocato un episodio storico importante come il tentativo di assassinio dell'imperatore di Qin (e il messaggio che sembra trapelare dal film è quello della necessità di un forte potere centrale, che alcuni hanno visto in contraddizione con le posizioni più libertarie dei primi film). Fra gli attori si apprezza soprattutto la coppia Maggie Cheung e Tony Leung che solo un paio di anni prima erano stati i meravigliosi protagonisti di "In the mood for love", mentre Jet Li è volutamente monocorde e Zhang Ziyi ha meno spazio. A completare lo sfarzo della confezione, belle musiche con gli assoli al violino di Itzakh Perlman. La copia da me visionata durava 93 minuti, ma sembra che ve ne sia anche una extended cut di 107 minuti reperibile su Dvd orientale.

Voto 7/10

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