Regia di Patrice Chéreau vedi scheda film
Un film pregevole , nel vero senso della parola..Una delicatezza estrema che non tocca corde facilissime, inverte quelli che dovrebbero essere i sensi comuni di questo genere di film: il malato omosessuale etc..,dosa gli interpreti che sono sempre discreti, ma intensi, i problemi della malattia e della morte, nei confronti di sé stessi e degli altri, tutto questo riesce ad esprimerlo in maniera concreta e sensibile, una regia veramente bella forse la migliore di questo regista, alle volte troppo teatrale.
Due fratelli si rincontano dopo un lungo periodo di lontananza per motivi di scelte diverse di vita, ma la malattia li avvicinerà facendoli capire ed anche mare, senza inutili sentimentalismi
La mamma, che insieme al padre sono gli indifferenti della situazione
Il vecchio che ascolta ed assiste al disfacimento
La ragazza che non resiste all'apporccio della malattia, brva ed efficace
Molto bravo nei suoi silenzi e nella mancanza di facile morbosità, da tenere d'occhio
Una sofferenza che lascia traccie, scavato sia fisicamente che psicologicamente
Una bella regia di questo regista, a parte la prova di Intimacy, troppo teatrale, pecca non gradevole al cinema, qui ha raggiunta una perfezione ed un eleganza formale tale da affrontare un tema come questo che risulterebbe scontato, ma bisogna vederlo per capire che non lo è..
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