Regia di Patrice Chéreau vedi scheda film
Ormai è chiaro che la poetica di Chéreau può essere definita una 'poetica del corpo'. Dai corpi feriti e martoriati de La regina Margot, ai corpi avvinti nell'amplesso in Intimacy, fino ai corpi del suo ultimo film: nudi maschili esibiti senza pudore (troppo e spesso senza motivo) e corpi segnati dalle cicatrici e dagli ematomi. Son frère è un film che avrebbe tutti gli elementi per essere un capolavoro, ma nonostante questo non commuove e non sconvolge. Immagino un soggetto del genere nelle mani di Almodovar. Basta confrontare il lungo rito della depilazione qui con quello del bagno in Parla con lei: siamo a tutt'altro livello!
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