Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film
VOTO : 6++.
Il film ha il merito di essere stato concepito nel momento giusto, ovvero quando il mondo si è accorto del dramma dell’Afghanistan (che in realtà esisteva da sempre) e del suo popolo oppresso da un fondamentalismo assoluto.
La storia narra le peripezie di due ragazzini che fuggono dalla loro realtà alla ricerca di un mondo migliore (la Gran Bretagna), ma per farlo dovranno affrontare tanti pericoli lungo un viaggio che li porterà in giro per il mondo.
Senza dubbio un film necessario (ma ormai ne abbiamo visti tanti più o meno similari) per ricordarsi che il problema c’era, c’è e ci sarà ed ogni tanto per pensare che ci lamentiamo ma le possibilità che abbiamo a nostra disposizione rimarranno sempre una chimera per il novanta per cento del globo.
Però la proposizione visiva scelta da Winterbottom non mi è parsa indovinata al 100%, risultando in alcuni casi un po’ troppo piatta e pulita.
Ciò non toglie che il film emoziona e “serve” per tenere sveglie le coscienze.
C’è di meglio sul tema generale dell’immigrazione e della fuga dalla povertà, ma in ogni caso le due stelle della scheda di FilmTV mi sembrano un giudizio fin troppo cattivo, anche per chi, come me, non ci ha visto il capolavoro riconosciuto e premiato al Festival di Berlino.
VOTO : 6++.
Se volessi essere cattivo, penserei che il regista, che ha fatto grandi film ma mi pare da un pò a corto di idee, ha fatto il furbetto.
Detto questo il tema è scottante, raccontato nel momento giusto, ma la forma non mi è sempre sembrata appropriata alla situazione.
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