Regia di Hella Joof vedi scheda film
Anche il cinema gay si sta imborghesendo. Un’altra storia a tre lati (il triangolo no…), pensata e realizzata in Danimarca (dove, dicono le cronache, il film ha battutto molti record d’incasso), con la variante della donna di troppo tra due compagni di vita amorosa. Lui, durante una festa, annuncia tronfio l’imminente matrimonio con l’altro. Lei, e questa è l’unica novità di una pellicola paradossalmente e curiosamente “omologata”, è la cognata del primo, la moglie del fratello, la “lei tra di loro”, che spazza via in un sol colpo i delicati equilibri, le certezze “maschili”, i resoconti di un paio di esistenze vere e vissute. L’operetta – un debutto, dell’attrice Hella Joof – è carina e graziosa, edulcorata quanto basta per finire ai vertici del botteghino di un paese progressista ed emancipato, svincolato dalle religioni e dai tabù. Eppure, non si muove. O si muove poco. Con quelle voglie in controesodo di rimettere tutte le cosine al posto giusto. Rimane, tuttavia, la fattura: a metà strada tra commedia e dramma, gioia e depressione, la pellicola si nutre di attori di puntuale professionismo (Mads Mikkelsen, tra l’altro, sembra il figlio scapestrato del già scapestrato Jack Palance), ed è guidata da una regia corretta. Pure troppo.
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