Regia di Hella Joof vedi scheda film
Lui e lui, separati da una lei. Un altro triangolo amoroso, con variazione sul tema. Che pur essendo intrigante, non riesce a trovare uno sviluppo originale e convincente.
Gli attori ce la mettono tutta e giocano dignitosamente la loro parte, ma sono costretti a dire e a fare cose di una convenzionalità sconcertante, banali e prevedibili, sorbite fino alla nausea nei più scontati film del genere rosa-sentimentale. Tutti i grani del rosario vengono recitati: amore-passione-tradimento-inganno-scoperta-confessione-tormento-pentimento-tormento(bis)-riappacificazione. Abbastanza per aspettarsi un festival pirotecnico di intelligenza e verve, capace di sorprendere e spiazzare. E invece, il massimo che questa rassegna riesce a provocare è un impercettibile moto di simpatia, quasi un tic involontario. Anche il tratteggio della comunità gay a contorno rasenta la macchietta e offre un campionario di vezzi e battute che, comunque, non scandalizzano né fanno ridere più nessuno.
Unico dato interessante, la lettura in controluce di una società, quella danese, progressista ed emancipata. Resta invece un completo mistero lo strombazzato successo del film in patria.
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