Regia di Spike Lee vedi scheda film
Film lento ma non noioso: un film che gioca col tempo e lo fa dimostrandone la sua più atroce preculiarità: l'inarrestabilità. Rimangono alcune tematiche tipiche di Spike Lee (New York, il problema razziale), ma con una visione più matura e riflessiva. Buoni gli attori,ottimo il montaggio. Da ricordare: la scena con Norton che davanti allo specchio dà di matto contro tutto quello che lo circonda; la scena dei 2 amici che chiacchierano davanti ai resti (?) delle torri gemelle e il prof (PS Hoffman) che si lascia andare per una volta e pattina sballato nella discoteca stracolma... Da salvare il fascino della Dawson e il coraggio di Spike Lee di fare un film apparentemente semplice ma complesso dal punto di vista delle tensioni emotive, in un epoca in cui si lavora più al computer che dietro la telecamera...
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