Regia di Alan Parker vedi scheda film
Il tema di discussione pena di morte negli Stati Uniti è sempre argomento vivo e interessante. Il regista inglese Alan Parker (dal lungo curriculum comprendente tra gli altri Mississippi Burning, Birdy Le ali della libertà, Fuga di mezzanotte, The Commitments, The Wall, Le ceneri di Angela, Angel Heart) ci conduce lungo le tracce di un complicato caso giudiziario, ricco di inaspettati colpi di scena, impossibili da anticipare. Al centro l'attivista David Gale, un bravo Kevin Spacey, malamente doppiato, coinvolto in una faccenda di apparente stupro e assassinio finita su tutti i giornali e in televisione, materia scottante cara ai media. Una giornalista talentuosa e in cerca della verità vuole incontrarlo e capirci di più. C'è anche una cospicua somma di denaro in ballo. Thriller solido e appassionante, ben diretto, incuriosisce per l'atmosfera di mistero e l'incertezza della chiave d'accesso ai fatti. Rhona Mitra è una sensuale caliente studentessa tentatrice, Kate Winslet una reporter in gamba (e, al solito, un'ottima attrice), Laura Linney un'idealista pronta a tutto che si scaglia contro il sistema crudele e fallace della condanna alla sedia elettrica o iniezione letale in Texas, USA. La politica, furba, spietata e populista, l'opinione pubblica, sempre più distante dalla realtà, la questione etica dell'occhio per occhio e dente per dente e della giustizia sommaria, sarebbero stati tutti elementi sufficienti da soli a dar sostanza e buone motivazioni alla pellicola. Peccato che in mezzo ci si metta anche il problema dell'alcolismo e della malattia terminale che, per quanto a loro modo funzionali alla storia, la rendono esageratamente sovraccarica. Troppa carne al fuoco
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