Regia di Alan Parker vedi scheda film
Film teso ed emozionante, bravo Spacey in uno dei suoi soliti ruoli ambiguissimi. Il problema è la totale inverosimiglianza: passi che due attivisti per i diritti umani decidano di sacrificarsi per il bene della causa (come se un innocente giustiziato potesse far cambiare idea ai governanti), ma da dove salta fuori (nel Texas!) il personaggio del cavernicolo che accetta di diventare latitante a tempo indeterminato e in cambio non si tiene neanche i soldi della valigetta? Inoltre, posto che la giornalista sia così intelligente da scoprire che è tutta una macchinazione, non è possibile che non riesca a capire chi l’ha organizzata senza aspettare l’ultima inquadratura (io c’ero arrivato da prima di metà film, e la cosa mi capita raramente).
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