Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
La saga di Michele Apicella atto terzo.Dopo Io sono un autarchico ed Ecce Bombo Moretti continua con il suo alter ego a esplorare i coni d'ombra della sua generazione ma in primo luogo quelli suoi personali.In questo film oltre a parlare di tante altre cose Moretti/Apicella parla soprattutto di se stesso,di quello che gli piace e di quello che gli piace meno.Perchè le aspirazioni sul cinema che ha nel film il protagonista(il film deve essere compreso alla stessa maniera dalla casalinga di Treviso,dal pastore abruzzese e da un bracciante lucano) sono le stesse di Nanni Moretti così come è la stessa l'indignazione contro il lavoro del regista rivale che se ne infischia della qualità a favore degli incassi.Oltre a questo Moretti si dimostra profetico con la sezione dedicata al grottesco teatrino televisivo.Un tipo di televisione che all'epoca era assolutamente sconosciuto e che oggi purtroppo è di scottante attualità.E se si pensa che qui siamo ancora nel 1981 quasi bisogna riconoscere al regista romano capacità divinitorie....A parte questo Moretti descrive la crisi dell'uomo e dell'artista con simbologia neanche tanto criptica,anzi la lettura è fin troppo facile.Apicella è alle prese con il problema di dare un seguito al successo del suo primo film come accade in realtà per Moretti protagonista quasi suo malgrado di enorme successo con i primi suoi due film.Prima della svolta stilistica verso una forma cinematografica più compiuta ,più adulta,in Sogni d'oro permane ancora il gusto per le strips di ironia caustica mutuato dai primi due lavori.Scenette singole,magari anche scollegate ma che danno idea del talento multiforme dell'autore.E quel finale urlando "Non sono io il mostro" più volte trasformato da licantropo rimane a lungo nelle orecchie e negli occhi...
la regia ancora non è così formalmente evoluta ma è adeguata
come attore funziona nella parte del proprio alter ego
brava
non male
bravo nella part dello sceneggiatore di insuccesso
ottimo quando recita ne La mamma di Freud...
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