Michele Apicella è un giovane cineasta che ha avuto successo con i suoi film ed è continuamente richiesto in qualità di ospite per interviste e convegni. Attualmente sta lavorando a una nuova sceneggiatura dal titolo "La mamma di Freud", ma deve fare i conti con tutta una serie di ostacoli: la concorrenza di alcuni colleghi, l'insistenza di due individui che vogliono imparare il mestiere ad ogni costo, e soprattutto l'amore non corrisposto per Silvia, un'ex compagna di scuola che gli appare in sogno tutte le notti. Alla fine il film esce e le accoglienze sono favorevoli, ma i sogni di Michele peggiorano...
Note
Moretti prosegue la sua impietosa ricognizione sui tic e i luoghi comuni di una generazione, mostrando contemporaneamente l'importanza che il cinema può rivestire in termini di scelta morale. Spingendo sul pedale della deformazione grottesca, tratta con ironia temi impegnativi e percorrere questa strada in un periodo in cui il cinema italiano si dibatte in una crisi creativa particolarmente grave. Nel bersaglio del regista romano finisce soprattutto la televisione, della quale viene stigmatizzata (e siamo appena nel 1981!) la volgarità dei suoi spettacoli a quiz, messi alla berlina nel corso di una memorabile sequenza. Un film - come si dice - di transizione, realizzato dopo i primi clamorosi successi ("Io sono un autarchico" e "Ecce bombo") e prima del passaggio a una vena creativa più dolente e malinconica ("Bianca", "La messa è finita").
E' ancora un Moretti disomogeneo, con passaggi a vuoto evidenti e attimi di genialità da autore capace di essere avanti anni luce rispetto a tutti gli altri. Sogni d'oro è un film imperfetto, paga un eccessivo autorefenzialismo. Ma il surrealismo di Moretti a tratti sa colpire nel profondo, sa far ridere accendendo i neuroni.
Capolavoro cult e vintage insieme ad Ecce Bombo e Bianca, la trilogia irraggiungibile del regista ed interprete. Quella generazione, con le sue ossessioni ed i suoi paradossi esistenziali, sembra lontana un secolo. Comunque, viva i braccianti lucani, i pastori abruzzesi e le casalinghe di Treviso ! Voto 7.
Semplicemente MERAVIGLIOSO! Meraviglioso Moretti, meravigliosa Laura Morante. Spettacolare la scena in cui è a scuola! "e vattene fuori.. anche tu, si.. fuori gli scacchisti.."
Nonostante ci siano dei passaggi notevoli e decisamente riusciti (la sfida televisiva, il film su Freud) anche questo film di Nanni Moretti mi ha convinto a metà. Sempre nevrotico e surreale ma che non va oltre la sufficienza.
Finalmente è arrivato il DVD. Forse non sarà un film per tutti, ma meno male. Fortuna che c'è Moretti a sorprenderci sempre con la sua personalissima comicità. Surreale? Grottescca? Demenziale? Boh, un po' di tutto.
Ma secondo voi un bracciante lucano, un pastore abruzzese e una casalinga di Treviso cosa potranno mai dire su questo film? Chissà, comunque molto bello!
Uno dei film più strani in assoluto di Moretti, e non c'è molto da dire, va visto e basta. Molto bello, e alquanto divertente. Imperdibile la gara finale con Gigio Cimino, e la conclusione al ristorante.
Opera spartiacque nella filmografia di Nanni Moretti, tra la grezza vitalità degli esordi e i suoi capolavori degli anni Ottanta (Bianca e La messa è finita), Sogni d'oro, Leone d'argento al festival di Venezia, si presenta con disarmante sincerità già nella programmatica dichiarazione d'intenti dell'incipit, che immerge da subito il… leggi tutto
Sogni d’oro Italia 1981 la trama: Michele Apicella è una nuova leva del cinema, un regista di Roma che non è soddisfatto del suo lavoro, perché ha la percezione di non essere compreso. Si accinge a girare gli ultimi ciak del suo terzo film, dopo “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”, che riguarda la vita di Sigmund Freud. Michele Apicella… leggi tutto
Concorre con altri tre o quattro film di moretti al premio per il peggiore film della storia... odioso come attore (una qualsiasi letterina si saprebbe destreggiare con più sicurezza e naturalezza) come regista (stacchi improvvisi e passaggi da una situazione all'altra assolutamente non giustificati) e come sceneggiatore (tronfio e pieno di se, si scorda che un film dovrebbe avere qualcosa da… leggi tutto
Difficile molto difficile, dire qualcosa di non scontato e banale, pre- confezionato e già detto meglio o peggio da altri prima, su un opera del genere i cui spunti, fili ai quali allacciare una riflessione -e che ti vengono forniti senza limite-sono comunque inesauribili, e di non cascare nel "critichese" supercazzolante che già Apicella percula con grande ironia, nella…
;a terza opera di N.Moretti, "Sogni d'Oro", chiude una trilogia nevrotica, insieme ai due capitoli precedenti "Io sono un autarchico" e "Ecce Bombo", che contiene le manie e le ossessioni di Michele Apicella, dove in quest'ultimo capitolo è diventato un regista di successo in preda del rapporto edipico con la madre e sopraffatto dalla crisi d'ispirazione. E la storia viaggia in tre…
Sogni d’oro Italia 1981 la trama: Michele Apicella è una nuova leva del cinema, un regista di Roma che non è soddisfatto del suo lavoro, perché ha la percezione di non essere compreso. Si accinge a girare gli ultimi ciak del suo terzo film, dopo “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”, che riguarda la vita di Sigmund Freud. Michele Apicella…
Michele Apicella è un giovane regista di successo che però attira su di se tanto critiche da parte di chi lo accusa di eccessivo intellettualismo. Deve fare i conti con i suoi avversari nelle numerose trasmissioni e conferenza a cui partecipa, mentre deve tenere a bada chi si propone di aiutarlo per imparare il mestiere e storie d’amore che rimangono irrealizzate.
Sogni…
Il giovane regista Michele Apicella sta girando il suo terzo film La mamma di Freud e intanto deve tenere a bada ogni sorta di postulanti, colleghi, critici cinematografici e altra varia umanità. Diciamolo: erano bei tempi quelli in cui Moretti si filmava addosso senza il minimo ritegno, interpretava personaggi che nella vita avremmo evitato come la peste e osava battute come “Non…
Mi sembra un po' difficile discutere riguardo questo film: credo sia uno dei migliori di Moretti, per vari motivi. Partiamo dal presupposto che, oramai tutti noi conosciamo il personaggio immaginario, alter ego del regista, Michele Apicella, che abbiamo visto interpretare un disoccupato in "Io Sono Un Autarchico", uno studente universitario in "Ecce Bombo", quale interpreta in questo film un…
Esiste oggi in Italia un autore più riconoscibile di Nanni Moretti? Probabilmente no.
Tale riconoscibilità è frutto della coerenza di pensiero, del coraggio intellettuale e soprattutto della…
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Commenti (13) vedi tutti
Nanni, sei fantastico! Mi hai fatto morire dal ridere e riconciliato con il cinema.
commento di Giova85Il terzo film di Nanni Moretti, film surreale non omogeneo, ma geniale e da riscoprire.
leggi la recensione completa di claudio1959Incapibile : salvo solo la Morante ! voto.1.
commento di chribio1E' ancora un Moretti disomogeneo, con passaggi a vuoto evidenti e attimi di genialità da autore capace di essere avanti anni luce rispetto a tutti gli altri. Sogni d'oro è un film imperfetto, paga un eccessivo autorefenzialismo. Ma il surrealismo di Moretti a tratti sa colpire nel profondo, sa far ridere accendendo i neuroni.
commento di silviodifedeCapolavoro dei miei stivali :-)) ;ho visto la prima ora, ma "sta roba qua" non mi piace; voto 2
commento di stokaiserCapolavoro cult e vintage insieme ad Ecce Bombo e Bianca, la trilogia irraggiungibile del regista ed interprete. Quella generazione, con le sue ossessioni ed i suoi paradossi esistenziali, sembra lontana un secolo. Comunque, viva i braccianti lucani, i pastori abruzzesi e le casalinghe di Treviso ! Voto 7.
commento di ezzo24Qualche lampo di genio non basta a riscattare in pieno un film troppo metaforico, lento ed ormai datato.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiSemplicemente MERAVIGLIOSO! Meraviglioso Moretti, meravigliosa Laura Morante. Spettacolare la scena in cui è a scuola! "e vattene fuori.. anche tu, si.. fuori gli scacchisti.."
commento di resistenzaliberaNonostante ci siano dei passaggi notevoli e decisamente riusciti (la sfida televisiva, il film su Freud) anche questo film di Nanni Moretti mi ha convinto a metà. Sempre nevrotico e surreale ma che non va oltre la sufficienza.
commento di SaintlySinnerL'oro che non trovammo mai più
commento di criticoFinalmente è arrivato il DVD. Forse non sarà un film per tutti, ma meno male. Fortuna che c'è Moretti a sorprenderci sempre con la sua personalissima comicità. Surreale? Grottescca? Demenziale? Boh, un po' di tutto.
commento di mosezMa secondo voi un bracciante lucano, un pastore abruzzese e una casalinga di Treviso cosa potranno mai dire su questo film? Chissà, comunque molto bello!
commento di TotororesurrectionUno dei film più strani in assoluto di Moretti, e non c'è molto da dire, va visto e basta. Molto bello, e alquanto divertente. Imperdibile la gara finale con Gigio Cimino, e la conclusione al ristorante.
commento di paloz