Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
con chabrol sembra tutte le volte di incontrare un amico che non vedevi da un annetto. torna e fa sempre piacere anche quando magari il film non lo senti tuo fino in fondo come è successo con questo. proveniente da GRAZIE PER LA CIOCCOLATA mi aspettavo forse un GRAZIE PER LA CIOCCOLATA 2. NON LO SO, questo è freddo, distante, e in gran parte credo che sia anche per la presenza femminile di nathalie baye in disparte. abituato com'ero ad una presenza forte come quella d'isabelle huppert, mi ritrovo di fronte ad una simile in qualche modo nathalie baye, anche se poi la baye è un pò come il lato b dell'huppert, in questo film. forse un ruolo nel quale chabrol e pure io non vedeva bene la huppert. quella meravigliosa casa, che ricorda quella dé LA CEREMONIE, sembra un bellissimo vaso chiuso contenente il marciume del mondo... la cantina nella quale è sepolto il mostro che periodicamente richiede una vittima per calmare i suoi appetiti. qui addirittura che segreto peggiore di quello di collaborazionismo?... il marciume umano morale che si nasconde sotto la bella laccata superficie che prima o poi è però destinato a ritornare a galla.
se si commette un omicidio, anche se portatici dalla disperazione, si paga.
il circolo chiuso chabroliano di segreti innominabili che tormentano e corrompono generazioni intere della bella famigliuloa solo apparentemente felice e appagata, nasconde rapporti incestuosi, assassinii, gelosie, padri che uccidono figli e brutture che sembrano mostri tentacolari e viscidi di lovecroftiana memoria.
se poi un membro della dorata famiglia vince le elezioni comunali, il quadretto orrorifico può chiudersi decisamente in bellezza.
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