Regia di Betty Thomas vedi scheda film
La regista e produttrice Betty Thomas ha diretto un solo film degno di nota: Private Parts sulla vita di Howard Stern, un autore-conduttore radiofonico popolarissimo. Gli altri suoi film sono i cartellini segnaposto di una carriera da anonima mestierante non solo incapace, fino ad oggi, di personalizzare le proprie immagini, ma anche poco disinvolta nel portare a casa una regia decente. Le spie, interpretato da un Eddie Murphy, ormai aldilà della rianimazione professionale, nei panni di un pugile sbruffone che sembra un Alì illuminato sulla via del rap, e Owen Wilson (avrà accettato di far parte dell’impresa per debiti con le tasse?) che è un agente segreto imbranato quanto basta, è un film comico senza battute e un film d’azione senza ritmo (le scene più convulse sono inquadrate e montate con l’effetto di una tisana calmante). Il cattivo è quella macchietta di Malcolm McDowell che dirige il suo impero del male da Budapest. Pugile, arruolato dal Presidente degli Stati Uniti, e agente speciale devono recuperare un aereo invisibile. Non manca una spia bellissima Rachel, (Famke Janssen). Il copione è firmato da quattro persone (tre delle quali temperavano le matite). Mentre xXx o Men in Black si applicano per immaginare un futuro dello ”standard di 007”, Le spie ed altri film in arrivo scavano sul fronte del comico e sono cunicoli senza uscita.
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