Regia di Nicolas Philibert vedi scheda film
credono o non sanno di essere ripresi i bimbi del film, alcune volte sembra di si e altre di no, ma la spontaneità li rende attori indescrivibili. poteva diventare un normale documentario su di un maestro e la figliolanza di una piccola comunità agricola dell'auvergne e invece è un film in piena regola coi suoi momenti comici e i momenti drammatici.
giostrati e osservati in stretta vicinanza dall'occhio vigile ma non invasivo di philibert seguiamo l'anno scolastico dal freddo inverno fino alla chiusura estiva, quando per alcuni di questi ragazzi(piccoli e grandi insieme nella stessa stanza) questo era l'ultimo anno prima dell'ingresso alle medie, e prima che il maestro lasci l'insegnamento per la pensione.
sono storie semplici di bambini che a volte affrontano per la prima (troppo presto)volta anche una brutta malattia di uno dei due genitori.
non c'è momento di stanca. il film prende dall'inizio alla fine ridendo spesso ai gesti e alle frasi dei bimbi più piccoli, e seguendoli anche fuori della classe in casa coi genitori, nella stalla e la sera in casa in una spassosa scena dove sono riuniti in 6 intorno ai conti matematici del figlio.
essere e avere i primi verbi che vengono imparati e la base della conoscenza della vita perchè si è e si ha senza possibilità di una via alternativa.
il bello e il brutto di un periodo della nostra vita che spesso non siamo in grado di ricordare, potendo solo immaginare che fosse un momento magico irripetibile come un film o come una favola che ci fa volare in mondi fantastici e bellissimi.
una boccata d'aria fresca, un boccata di bellezza che di rado si è ingrado di provare ancora.
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