Regia di Wim Wenders vedi scheda film
Soporifero. Un mortorio di immagini poetiche (e sicuramente dall'estetica efficace), dialoghi sofferti e musiche atroci (non certo in termini di qualità, Nick Cave è un mostro di bravura). Per pochi eletti.
La forza di questo film è nelle immagini evocative che si miscelano a dialoghi introspettivi e musiche sofferte, in un ciclo di eterna poiesi che coinvolge gli angeli protagonisti. Roba buona con cui passare intere serate nei salotti buoni a sottolineare la carica espressionista di questo capolavoro di Wim Wenders, la potenza ieratica dei dialoghi, l'orchite acuta che occhieggia dalle gonadi enfie di poesia. Già, perché a me questo gran capolavoro ha annoiato dal primo all'ultimo fotogramma, i dialoghi li ho trovati banali - seppur con una carica di significati che emergeva qui e là - le musiche tediose, il ritmo soporifero. Sarà pure un capolavoro ma ho sofferto parecchio ad arrivare alla fine e sicuramente non lo consiglio. Non è un film per tutti i palati, è come un piatto di animelle in agrodolce cucinato bene. Fa sbrodolare i fini gourmet d'alto bordo e rizzare le carni a tutti gli altri. Bravo Ganz ma non vale da solo la visione del film.
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