La recensione su Duel

di supadany

8 stelle

Esordio considerevole per Steven Spielberg che, con mezzi ben lontani da quelli che in seguito avrà a sua disposizione, orchestra un thriller di strada decisamente elettrizzante dove non vi è un attimo di tregua dall’inizio alla fine.

David Mann (già la scelta del nome non è casuale) sta viaggiando tranquillamente con la sua autovettura quando si imbatte in un camionista che, dopo averlo fatto tranquillamente passare su suo invito, comincia con lui una caccia spietata che si protrarrà fino allo scontro finale.

Il film è pensato per la tv e si poggia su una trama senza tante variabili a sua disposizione; sfida difficile da vincere, ma Steven Spielberg ci riesce mettendo in mostra importanti abilità tecniche al servizio di una storia (scritta sfruttando coordinate vincenti ed intelligenti) in grado di incunearsi nel subconscio dello spettatore, il quale si sente facilmente toccato dalla vicenda che quindi tende ad avvolgerlo.

Infatti il protagonista è un uomo qualunque che, in una giornata come tante altre, si trova di fronte a un imprevisto pericoloso (tra l’altro la mancanza di motivazioni esplicite per tutto ciò lo rende ancora più inquietante), solitario, senza possibilità di aiuti terzi.

Il resto è fornito dalle strade assolate in mezzo al deserto, un panorama efficacissimo che porta alla mente tempi passati e film decisamente diversi.

Sfida tutt’altro che facile, vinta con determinazione e talento per un film che ancora oggi, nonostante tutto, mantiene uno smaccato fascino recondito.

Gran ritmo e tensione sempre alta, garantiscono poi un apprezzamento generalizzato (e meritato) da diverse fasce di spettatori..

Semplicemente sorprendente.