Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Di una quotidianità sconcertante! A bordo di una Plymouth per un viaggio di lavoro, stare dietro ad un'autobotte da 10 tonnellate potrebbe risultare alquanto scocciante, per cui...zac!, freccia e sorpasso. Tempo qualche centinaio di metri ed ecco che l'autobotte, evidentemente dal motore truccatissimo, ti fa un sorpassone polemico alla Schumacher dei tempi d'oro; a quanti di noi non è mai successo in prima persone per strada, per poi commentare il tutto laconicamente con un "mavaiinculoalloraperchécavoloprimaandavia3all'ora?!" e finire tranquillamente lì la diatriba?
Su questo spunto, quanto mai d'attualità in un mondo di esseri capaci di sbranarti perché non sei partito abbastanza tempestivamente allo scattare del verde, il venticinquenne ma già eccelso Steven Spielberg ricama una storia incisiva e dal ritmo incessante. L'uomo a bordo della Plymouth potrebbe benissimo essere ciascuno di noi, a bordo di una macchina per raggiungere un cliente, percorrendo una classica lonesome road, teatro dei propri pensieri (piccoli problemi in famiglia) e delle proprie paure inespresse, materializzatesi sotto forma di autocisterna: l'autotrasportatore non è mai mostrato in volto perché non è minimamente importante la sua identità, ciò che conta è quello che incarna, la paura e la tensione che cercano di sovrastare un uomo solo, David, il quale, proprio come il biblico David contro il gigante Golia, deve far ricorso a tenacia, coraggio e intelligenza per liberarsi del nemico.
Bravissimo
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