Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
L'esordio di Steven Spielberg nell'universo filmico è , sembra un controsenso, un titolo realizzato per la televisione, che il giovane director girò tra un episodio e un altro della serie "Colombo" , e questo è risaputo: giustamente il lungometraggio venne riadattato al grande schermo, perchè sia per tenuta ritmica che per potenza visiva naturalmente deborda dal piccolo schermo, la lotta tra l'anonimo David Mann e l'oscuro guidatore di un Tir esplode in una sequenza a tutt'oggi straordinaria di inseguimenti, trappole, momenti di tensione in un'inspiegabile caccia in una landa desertica e fuori da ogni logica urbana. Spielberg immerge il suo protagonista , che parte per una giornata qualsiasi, in una dimensione di pericolo assoluto, senza dargliene motivo, quasi a ricordare la lotta per la sopravvivenza nel mondo animale, in cui l'esemplare più grande aggredisce per sua natura e basta quello più piccolo. Magniloquente nell'uso dell'inquadratura, potente nel tenere lo spettatore sempre sul chi vive, proprio come capita al malcapitato Weaver-Mann, l'autore di "Indiana Jones" si annuncia subito con l'impronta del genio, imbastendo con un'auto e un camion un racconto di una sagacia narrativa quasi conradiana, che merita in tutto e per tutto lo status di cult-movie conquistato.
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