In seguito a un incidente automobilistico, il dirigente industriale Harold Pelham viene ricoverato in sala di rianimazione in condizioni disperate. Ripresa improvvisamente conoscenza, l'uomo trascorre un periodo di convalescenza per poi rientrare in famiglia: da questo momento, però, ha la netta sensazione che un sosia stia sostituendosi a lui, minando tanto la sua vita professionale che quella privata. La situazione precipita progressivamente, fino a un drammatico confronto finale sulle rive del Tamigi...
Note
Discreta suspense per l'ultimo film di un veterano del cinema inglese, attivo fin dagli anni '40 con la gloriosa casa di produzione Ealing.
Visto a 10 anni, mi colpì molto. A 40 anni di distanza, non posso perdonare come la sci-fi anni 70 non badasse troppo a dettagli come la coerenza interna e la verosimiglianza. Cmq, un grande Roger Moore in una, diciamo così, "allegoria critica" dei costumi troppo borghesi ed ingessati negli anni della rivoluzione sessuale... Voto 7.
L'ultimo film di B. Dearden (poi girerà solo tre episodi della serie tv "Attenti a quei due"), dal racconto "The case of Mr. Pelham" di Michael Armstrong (già alla base del decimo episodio della prima stagione della serie tv "Alfred Hitchcock presenta" diretto dallo stesso Hitch) è una divertita variante sul classico tema del doppio. Moore al top.
è una perdita di tempo , è uno strano thriller soprannaturale che non riesco a capire cosa vuole essere e finisce per essere un po 'insipido e non riesco a perdonare il climax insoddisfacente che non mi sentivo.voto 4
Ammaliante, sospeso tra realta' e allucinazione, anche quando partono i titoli di coda non avrete certezze assolute su quello che avete visto, ma e' questo il bello. Un piccolo film da non perdere.
Ultima regia cinematografica per il veterano britannico Basil Dearden, cui seguiranno alcuni episodi diretti della famosissima serie televisiva ATTENTI A QUEI DUE. L'UOMO CHE UCCISE SE STESSO e' un intrigante ma anche inquietante giallo parapsicologico, che sfrutta il tema del "doppio", in una sorta di Dott.Jeckil & Mr.Hide in versione aggiornata e moderna. Harold Phelam (Roger Moore) e'… leggi tutto
Un po' datato adesso in HD 1080p da BD estero, rispetto alle precedenti visioni di oltre trenta e vent'anni fa, da vhs Domovideo e dvd Universal/Studio Canàl, nella biografia scritta da Roger Moore circa nel 2010, era il film preferito della propria carriera assieme a "I 4 dell'Oca Selvaggia" e "Ci rivedremo all'inferno", i "bondofili" lo troveranno più o meno un "oltraggio".… leggi tutto
Roger Moore e' l'unica ragione per la quale qualcuno puo' essere interessato a questo film. Eccolo fare ottimamente la faccia del pazzo e un attimo dopo lo vediamo nell'interpretazione di un'uomo terrorizzato. Se vi basta sarete soddisfatti.... e non parliamo di suspence come dice FILM TV. NON CREDETECI! Pero' ROGER MOORE .... e' ROGER MOORE ...e scusate se e' poco !!! leggi tutto
Bella sorpresa questo film, visto oggi (2024) credo per la prima volta o almeno non ricordo di averlo mai visto in precedenza, un discreto thriller, sicuramente non un capolavoro ma fa il suo onesto dovere che in definitiva per un thriller è quello di tenere desta l'attenzione e la suspense dello spettatore per tutta la sua durata (dato che il dilemma viene dipanato solo nel finale).…
Un po' datato adesso in HD 1080p da BD estero, rispetto alle precedenti visioni di oltre trenta e vent'anni fa, da vhs Domovideo e dvd Universal/Studio Canàl, nella biografia scritta da Roger Moore circa nel 2010, era il film preferito della propria carriera assieme a "I 4 dell'Oca Selvaggia" e "Ci rivedremo all'inferno", i "bondofili" lo troveranno più o meno un "oltraggio".…
Ultima regia cinematografica per il veterano britannico Basil Dearden, cui seguiranno alcuni episodi diretti della famosissima serie televisiva ATTENTI A QUEI DUE. L'UOMO CHE UCCISE SE STESSO e' un intrigante ma anche inquietante giallo parapsicologico, che sfrutta il tema del "doppio", in una sorta di Dott.Jeckil & Mr.Hide in versione aggiornata e moderna. Harold Phelam (Roger Moore) e'…
Continua il viaggio senza ritorno nel gorgo dei processi mentali dei titolisti italiani. Detto che per godervi sesso, vergini e donne tutte nude basta cliccare qui sotto sulla riga del primo capitolo, in questo secondo…
Film abbastanza interessante sul tema dello sdoppiamento (più Stevenson, dunque, che Dostoevskij), ambientato ai tempi e nei luoghi dell'alta finanza e dei consigli d'amministrazione della grande industria. Un finale confusionario inficia parzialmente il risultato complessivo.
Oggi si usa meno, ma una volta tradurre o cambiare il titolo originale di un film straniero era d'obbligo. Se è difficile contestare questa operazione quando il titolo è tradotto fedelmente (anche…
Penso che Moore si l'attore più sottovalutato del cinema inglese . Il primo che tende a sottovalutarsi è lui stesso . Vedendo tutte le puntate di Simon Templar posso dire che possiede una gamma espressiva superba . Riesce ad essere credibile in scene drammatiche, leggere , comiche ironiche, d'azione , di seduzione , Date un occhiata alle introduzioni di ogni episodio dove…
discreto thriller psicologico ( sconosciuto in italia per quanto ne so)..a me piacciono le ambientazioni british e roger moore, e devo dire inoltre che ci sono dei richiami ad hitchcock... forse personalmente il finale non mi ha pienamente soddisfatto.( in parte invece è interessante)..comunque la fattura del film è buona...
Proprio un bel film, col divo Roger Moore al suo meglio e un regista tanto bravo quanto sconosciuto (a me, almeno). Al di là dello spunto fantastico del sosia e della sua genesi, credo che la pellicola vada a parare in certe situazioni interiori delle persone troppo perfezioniste e abitudinarie, e dell'uomo in generale. Il misterioso sosia è una carogna, ha cioè quelle qualità che si…
Un piccolo gioiello nel suo genere. Teso, ben costruito, ben ambientato, inquietante al punto giusto con un finale ambiguo. Solida stoffa inglese che da a Roger Moore l' opportunità di esprimersi in un ruolo intenso e sfaccettato assolvendo al meglio il suo compito
Una pellicola discreta, a tratti avvincente e che nel finale diventa assolutamente coinvolgente, anche se certe volte si prende certe "libertà poetiche" che non guastano. L'idea è da un racconto di Anthony Armstrong "The Case of Mr. Pelham" già utilizzato nel 1955 per un episodio del telefilm "Alfred Hitchcock presenta" e interpretato da Tom Ewell, diretto proprio da Hitchcock.
Roger Moore e' l'unica ragione per la quale qualcuno puo' essere interessato a questo film. Eccolo fare ottimamente la faccia del pazzo e un attimo dopo lo vediamo nell'interpretazione di un'uomo terrorizzato. Se vi basta sarete soddisfatti.... e non parliamo di suspence come dice FILM TV. NON CREDETECI! Pero' ROGER MOORE .... e' ROGER MOORE ...e scusate se e' poco !!!
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Commenti (4) vedi tutti
Visto a 10 anni, mi colpì molto. A 40 anni di distanza, non posso perdonare come la sci-fi anni 70 non badasse troppo a dettagli come la coerenza interna e la verosimiglianza. Cmq, un grande Roger Moore in una, diciamo così, "allegoria critica" dei costumi troppo borghesi ed ingessati negli anni della rivoluzione sessuale... Voto 7.
commento di ezzo24L'ultimo film di B. Dearden (poi girerà solo tre episodi della serie tv "Attenti a quei due"), dal racconto "The case of Mr. Pelham" di Michael Armstrong (già alla base del decimo episodio della prima stagione della serie tv "Alfred Hitchcock presenta" diretto dallo stesso Hitch) è una divertita variante sul classico tema del doppio. Moore al top.
commento di degoffroè una perdita di tempo , è uno strano thriller soprannaturale che non riesco a capire cosa vuole essere e finisce per essere un po 'insipido e non riesco a perdonare il climax insoddisfacente che non mi sentivo.voto 4
commento di wang yuAmmaliante, sospeso tra realta' e allucinazione, anche quando partono i titoli di coda non avrete certezze assolute su quello che avete visto, ma e' questo il bello. Un piccolo film da non perdere.
commento di movieman