Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Uno dei film USA piu’ importanti degli ultimi anni. Dal punto di vista stilistico e’ un film prodigioso (messinscena sontuosa, montaggio sovreccitato, coreografie lussureggianti, uso inventivo del colore, musiche elettrizzanti, ritmo travolgente); da quello tematico, e’ un saggio sul degrado morale della societa’ dello spettacolo, all’insegna del cinismo e del sarcasmo. Non ci sono personaggi “positivi” (a parte forse il buffo Amos); e non c’e’ spazio per retorica o buoni sentimenti. Esasperato, stilizzato, alle soglie del grottesco; e’ un viaggio senza possibilita’ di catarsi o di redenzione in un mondo dominato dalla violenza, dalla corruzione e dalla mercificazione dei rapporti interpersonali. Non c’e’ soluzione di continuita’ tra la strada e il palcoscenico: realta’ e spettacolo si alimentano e si sfruttano a vicenda, in nome del Dio denaro, del successo ad ogni costo, del sesso facile. Qualcuno puo’ scorgere uno sguardo un po’ troppo compiaciuto nei confronti del mondo corrotto che si pretende di criticare: in realta’, la scelta poetica ed estetica di Marshall e’ cosi’ radicale da risultare perfetta nella rappresentazione di un mondo in cui lo spettacolo e’ il mezzo e il fine di ogni esistenza. Vicino allo spirito del compianto Fosse per i contenuti e a quello di Scorsese per la forma, “Chicago”, a ben vedere, e’ uno dei musical piu’ disperati che siano mai usciti dalla “fabbrica dei sogni”.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta