Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Non del tutto convincente
Difficile capire l'intento del regista, forse voleva dare un seguito all'ultimo bacio vent'anni dopo,tuttavia il film lascia francamente perplessi.Storia della famiglia Ristuccia,sotto una parvenza di normalità e compatezza, ognuno dei suoi membri, nasconde frustrazione e una profonda insoddisfazione.Carlo, un intontito Bentivoglio, lavora con scarso successo per una società di assicurazioni, coltivando aspirazioni di scrittore, Giulia,la Morante, sua moglie, è una professoressa di lettere che ha velleità di attrice, Paolo,un troppo affannato Silvio Muccino,ragazzetto insicuro e immaturo,Valentina, la secondogenita,che vive nell'ossessione di diventare una velina e pur di riuscirci è disposta a scendere a qualsiasi compromesso, L'ingranaggio già fragile, si rompe quando Carlo incontra una vecchia fiamma mai dimenticata, Alessia alias Monica Bellucci.Vorrebbe e potrebbe essere un ritratto di una moderna famiglia italiana,tuttavia sembra superficiale e descritto con toni poco convincenti e neanche brillante sul piano della recitazione, la Morante è abbondantemente sopra le righe, Bentivoglio decisamente sottotono, Silvio Muccino troppo sospirante,peraltro non aveva ancora litigato col fratello. Come qualche critico ha notato solo la Bellucci brilla, per un'interpretazione compassata e misurata.Il film comunque si lascia seguire ma, Muccino Gabriele, ha fatto di meglio.
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