Regia di Alexander Payne vedi scheda film
Povero di sceneggiatura, di impianto narrativo, di idee e probabilmente anche di ambizioni, il film gioca tutte le sue carte sull’istrionismo e sul nome di Jack Nicholson, che interpreta il ruolo di un neopensionato che vede dissolversi una ad una le certezze di un’esistenza fino a quel momento impeccabile (almeno vista dall’esterno) e spalancarsi davanti a sé l’abisso della solitudine e dell’impotenza. L’unica figlia sta per sposare uno zoticone (almeno così appare ai suoi occhi), sua moglie factotum domestico muore improvvisamente, nel vecchio ufficio nessuno sa che farsene della sua decennale esperienza, alcune lettere ritrovate rivelano un’antica tresca della moglie con il suo unico attuale pseudoamico, il primo intempestivo approccio amoroso da vedovo si risolve in una umiliazione, addirittura scopre che al posto della sua casa natale, ricercata in un momento di massima nostalgia, c’è ora un gommista. Luoghi comuni sulla vecchiaia interpretati in modo macchiettistico, che provocano più ilarità che malinconia. Strappa comunque due candidature all’oscar, non immeritate, la prima perché il vecchio Jack resta sempre un grande, la seconda perché Kathy Bates dà vita a una spassosa consuocera licenziosa (che ci prova), sicuramente la nota migliore dell’intero film. Nell’era dell’incomunicabilità, quando tutte le porte delle possibilità appaiono sprangate, non resta che gettarsi tra le braccia sempre potenzialmente accoglienti della virtualità. Non chattate con giovani donne russe “disposte a trasferirsi”, ma lettere a un bambino africano, che non sa leggere, né sarebbe mai interessato alle paturnie senili del ricco “padre” americano che forse, nel suo tracollo di ideali, ha mantenuto soltanto il sostegno d’inerzia a un governo che di lì a poco lancerà tonnellate di bombe su un villaggio povero e ignorante come il suo, colpevolmente pullulante di dittatori, terroristi, liberticidi, integralisti o comunisti, comunque nemici della democrazia. Ma 73 centesimi (di dollaro) al giorno varrebbero bene una lavata di coscienza, semmai una questione di coscienza si ponesse… VOTO 3
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