Regia di Brad Silberling vedi scheda film
Joe ha appena perso la ragazza, morta per omicidio. A seguito del tragico evento, i genitori della defunta iniziano a coltivare per il ragazzo un rapporto di attaccamento morboso, quasi a voler cercare di rimpiazzare la perdita. In questo contesto il protagonista si ritroverà sempre più stretto, schiacciato, intimorito nel rivelare una verità che sarebbe dolorosa per i genitori di lei. Il film di Silberling risulta però poco interessante: spesso e volentieri le dinamiche fra i personaggi cadono nei clichè del genere, mostrando il fianco a evidenti carenze di sceneggiatura e banalità gratuite. Inoltre, il tono esasperatamente drammatico che il film cerca costantemente di assumere finisce per ottenere l'effetto opposto, risultando noioso e scontato. Questi elementi contribuiscono a rendere difficile empatizzare con i personaggi, a capire il loro dramma, a percepire il dolore che nel film sembra scomparire in un batter d'occhio. Il finale è dominato da un buonismo enfatico assolutamente irrealistico, che contribuisce ulteriormente a rendere questo film una mediocre tragediola corale nella quale i protagonisti si agitano goffamente senza cognizione di causa. Un peccato, considerato il cast eccellente che, comunque, regala ottime performance.
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