Regia di Brad Silberling vedi scheda film
New England, anni settanta. Alla vigilia del matrimonio Joe (Gyllenhall) perde la sua Diana in una sparatoria, uccisa per sbaglio. Si trasferisce così per un po' di tempo a casa di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi futuri suoceri, diventa socio del padre (Hoffman) in un progetto per far chiudere i piccoli negozi e aprire un supermercato e trova l'amore. Ma come dirlo ai suoceri?
Tolta la splendida colonna sonora, che alle musiche di Mark Isham somma gli hit degli anni '70, da Dylan e i Rolling Stones a Van Morrison, del film rimane davvero poco: un raccontino strascicato con tutti i cliché del caso (la guerra del Vietnam), attori sottotono (la Sarandon, anche coproduttrice, è irriconoscibile), scenografie ricostruite approssimativamente, trovate di regia fiacche (il telefono che squilla in continuazione), registro incerto tra melò sentimentale, commedia e grottesco e una giovane attrice (Ellen Pompeo) con le labbra siliconate che al cinema è durata appena un anno.
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