Regia di Massimo Martelli vedi scheda film
Cico e Bob (Paolo Maria Veronica e Roberto Malandrino) sono due attori che non hanno mai imboccato la strada del successo. Come tanti altri ectoplasmi da piccolo schermo si sono materializzati qua e là, hanno vissuto qualche mezz’ora di notorietà. Il palcoscenico e soprattutto la Tv possono regalare questa illusione. La buona e paradossale occasione si presenta quando arriva la notizia della loro morte in un incendio. Il loro agente, Zoccolini (un efficace Antonio Catania), racconta la storia dei due attori comici e specula sul lutto mediatico. Enzo Iacchetti, Alberto Abruzzese, Giobbe Covatta, Carlo Freccero ed altri colleghi ed amici (tutti nel ruolo di loro stessi) evocano, commentano, analizzano, discutono la vita e le opere di Cico e Bob. Il teatro di strada, le salette off, il cabaret, le apparizioni e le “ospitate”: una carriera in salita, senza qualità. La “morte” porta consensi, libri antologici, programmi, un’ex moglie. Nascosti in un casolare, i due attori assistono increduli alla ridicola perversione della società (tribale) dello spettacolo. La “vera” (alcuni documenti filmati e alcune testimonianze) e molto romanzata storia dei due protagonisti consente al regista di girare una commedia amara e insolita sulla cialtroneria del paratesto televisivo.
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