Regia di Hideo Nakata vedi scheda film
Sarebbe stato un capolavoro, secondo il mio modesto parere, se invece di fare un film horror, Hideo Nakata avesse colto la disperazione di quella povera bambina ed avesse calato l'atmosfera in un senso di disperazione e ineluttabilità. Fare diventare un film - congelarlo in un film, come l'architettura si dice che sia musica congelata - il grido di orrore e disperazione di quella bimba (un urlo filmato), e risolverlo con la mano tesa e liberatrice della donna, capace di rispondere a quella chiamata.
Ma sperare in simili imprese titaniche da parte di questi lavativi tanto ansiosi di spaventarci, è chiedere troppo.
Rimane, comunque, un film eccellente di gran lunga superiore ai suoi compari nipponici e statunitensi.
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