Regia di Patricia Mazuy vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2024 - QUINZAINE DES CINÉASTES
Alma (Isabelle Huppert) si accorge dell'esistenza della riservata Mina (Hafsia Herzi) nei corridoi del carcere dove i mariti di entrambe sono detenuti.
Nello sguardo un po' sviante e timido della giovane, la donna più matura vi individua una una sfrontatezza che giudica in qualche modo familiare.
Dopo averla avvicinata per strada, Alma supera di slancio le sue resistenze, la diffidenza e le comprensibili perplessità di Mina, e le offre ospitalità per la notte. Isabelle Huppert è perfetta nel ruolo di Alma, la ricca borghese con un tocco di follia che vive da sola nella sua grande casa di Bordeaux.
Due donne costrette o i donne da motivazioni personali a vivere al servizio dei loro uomini costretti a vivere segregati. Le due donne infatti hanno organizzato le loro vite intorno all'assenza dei loro coniugi, intervallando le visite in carcere dove le famiglie distrutte si incontrano, dentro e fuori.
Il film di Patricia Mazuy, regista, fra gli altri, del conturbante noir dai perenni sfondi notturni rossastri al neon Bowling Saturne (2022), si concentra a mettere sullo stesso piano due anime diametralmente opposte in tutto, a partire dall'età anagrafica al ceto sociale, ma accomunate dalla stessa, inevitabile dipendenza.
Una circostanza che si trasforma nel presupposto per completarsi a vicenda: la donna matura è felice di accogliere un po' di vita e di rumore di gioventu nella sua grande casa impietrita da isolamento e solitudine, e la giovane donna ne trae vantaggio, risparmiandosi ore di trasporto in prigione.
Un film che usa il divario sociale che divide le due donne come presupposto per creare un legame di insolita sorellanza, che finisce per illuminare entrambe, emancipandole e coadiuvandole nel calvario silenzioso che entrambe vivono nella propria riservata intimità.
Più che per la prova di regia, il film vale per la presenza delle due straordinarie interpreti, che paiono stridere al pari dei personaggi che interpretano, finendo per amalgamarsi e diventando la vera forza e valore aggiunto dell'opera.
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