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Eat the Night

Regia di Caroline Poggi, Jonathan Vinel vedi scheda film

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La recensione su Eat the Night

di alan smithee
7 stelle

locandina

Eat the Night (2024): locandina

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 77 - QUINZAINE DES CINÉASTES Nel quotidiano nord della Francia il giovane spacciatore Pablo (lo interpreta il bravo e promettente Théo Cholbi, già visto in The smell of US di Larry Clark e Les Harkis di Philippe Faucon) e sua sorella Apolline (Lila Gueneau) si riavvicinano grazie alla passione per un particolare e criento gioco online conosciuto come Darknoon.

Quest'ultimo è ambientato in un medioevo fantasy popolato da guerrieri armati e protetti da armature possenti, intenti a combattere mostri e draghi fendendo spade dalla lunghezza smisurata e molto affilate.

Pablo, durante uno dei suoi commerci illeciti di routine finito male, conosce e si invaghisce, ricambiato, di un ragazzo nero soprannominato Night (Erwan Kepoa Falé), iniziando per questo a trascurare la sorella.

Mentre Apolline completa il gioco, Pablo e Night si trovano coinvolti in un pericoloso conflitto di bande, e scopriranno anche che il gioco è destinato ad una fine programmata entro una data molto vicina, che per i due fratelli assume sempre più una valenza determinante, quasi si trattasse della fine del mondo.

 

scena

Eat the Night (2024): scena

Il thriller metropolitano teso, ma anche aperto a storie di affetto, fratellanza ed attrazione amorosa, è un'altra delle sorprese forti della Quinzaine 2024 di Cannes 77.

Un film che si giostra tra le tetre e livide atmosfere urbane nordiche dove spaccio e disordini di classe tra band rivali decidono chi comanda e chi deve sottomettersi o fuggire, e le non meno inquietanti scenografie da videogioco (costruito e concepito appositamente per il film) che contraddistinguono il mondo alternativo, ed il rifugio di due fratelli disadattati ed asociali che imparano a volersi bene grazie a questo gioco spietato e violento, che li appassiona e motiva più di ogni altra cosa. Il secondo lungometraggio della coppia artistica Poggi/Vinel è un film vivo e vitale, sanguigno e violento che sa esaltare momenti fugaci di intesa caratteriale ed affettiva ed altri di attrazione sessuale esplosiva ed incontrollata, gestendo le due differenti storie di affetto/amore con la giusta combinazione di action ed un finale sospeso e artificiale dirompente ed in grado di stupire più di quanto si possa arrivare ad ipotizzare.

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