Thibaut è un celebre direttore d'orchestra a cui viene diagnosticata la leucemia. Mentre è all'affannata ricerca di un donatore compatibile per un trapianto di midollo osseo, però, scopre di essere stato adottato e di avere un fratello maggiore biologico che abita nel nord del paese. Quest'ultimo, modesto impiegato di provincia, è anche il trombonista della fanfara comunale, purtroppo in via di scioglimento.
Ricorda tanto "Grazie, signora Thatcher": la banda dei minatori, la fabbrica che chiude, la musica come riscatto sociale... il finale è così coinvolgente che fa scattare l'applauso, come ad un vero concerto.
Bellissimo e commovente. Grande prova attoriale dei due protagonisti principali. La storia è ben strutturata e ti avvolge dall'inizio alla fine. La musica è l'altra grande protagonista di questo bel film.
Emmanuel Courcol dirige e scrive (con Irène Muscari) un racconto equilibrato, leggero e divertente, che bascula abilmente tra il dramma e la commedia (anche sociale) senza ripetersi né stancare, ben coadiuvato dalle prove dei due interpreti principali (Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin), e contrappuntato da una colonna sonora poderosa.
Lo spettro delle miniere chiuse da lustri aleggia su di una cittadina sonnolenta. Non rimane molto da fare in questo posto ingrigito salvo confondersi nel principale retaggio di quell'epoca stinta e ritmata dal suono dei picconi. La banda dei minatori, fantasma centenario di un tempo che fu e di una professione ormai rinnegata, suona, a memoria dei posteri, le note che qualcuno… leggi tutto
Lo spettro delle miniere chiuse da lustri aleggia su di una cittadina sonnolenta. Non rimane molto da fare in questo posto ingrigito salvo confondersi nel principale retaggio di quell'epoca stinta e ritmata dal suono dei picconi. La banda dei minatori, fantasma centenario di un tempo che fu e di una professione ormai rinnegata, suona, a memoria dei posteri, le note che qualcuno…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: L’ORCHESTRA STONATA
Emmanuel Courcol è un attore e regista che con i suoi film, in punta di piedi, può veramente prendere il posto “Artistico” di Ken Loach nel rappresentare gli ultimi alternando il dramma e la commedia, il sorriso e il pianto senza diventare retorico e banale.
Il suo film precedente, Un anno con Godot…
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All’apice della sua carriera, al celebre direttore d’orchestra Thibaut viene diagnosticata la leucemia. Nella compulsiva ricerca di un donatore, per un trapianto di midollo osseo, scopre di essere stato adottato e di avere un fratello biologico, Jimmy, che vive nel nord del paese e suona la tromba nella fanfara comunale, prossima allo scioglimento.
L’ultima pellicola…
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2024 - BEST OF 2024 Direttore d'orchestra di chiara fama di casa a Parigi, in seguito ad un malore durante una sessione di prove, Thibaut si trova costretto a indagare sulla propria salute, finendo per dover allargare il campo anche al proprio passato. La leucemia che gli viene diagnosticata, infatti, lo porta a cercare tra i parenti diretti chi possa…
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Commenti (5) vedi tutti
Ricorda tanto "Grazie, signora Thatcher": la banda dei minatori, la fabbrica che chiude, la musica come riscatto sociale... il finale è così coinvolgente che fa scattare l'applauso, come ad un vero concerto.
commento di ary29Deliziosa pellicola che sa mescolare il sapore di commedia con certe note di critica sociale alla Ken Loach. Scena finale appassionata e coinvolgente.
commento di champagne1Bellissimo, commovente e con la giusta dose di ironia. Diretto molto bene e con attori decisamente nella parte. Consigliatissimo!
commento di iroBellissimo e commovente. Grande prova attoriale dei due protagonisti principali. La storia è ben strutturata e ti avvolge dall'inizio alla fine. La musica è l'altra grande protagonista di questo bel film.
commento di LordClamEmmanuel Courcol dirige e scrive (con Irène Muscari) un racconto equilibrato, leggero e divertente, che bascula abilmente tra il dramma e la commedia (anche sociale) senza ripetersi né stancare, ben coadiuvato dalle prove dei due interpreti principali (Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin), e contrappuntato da una colonna sonora poderosa.
leggi la recensione completa di pazuzu