Regia di Hiroshi Okuyama vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 77: UN CERTAIN REGARD Sull'isola giapponese di Hokkaido, l'adolescente timido e balbuziente Takuya inizia a vedere dal cielo la prima neve cadere leggiadra sul prato dove sta partecipando, invero distrattamente, ad un allenamento di baseball.
Presto sarà inverno e dunque il momento di cambiare sport è darsi all'hockey sul ghiaccio.
Dal palazzetto ove si allena con la propria squadra, il ragazzino nota la bella e leggiadra Sakura, ragazzina coetanea giunta da Tokyo, appassionata di pattinaggio artistico ed impegnata ad allenarsi col suo nuovo istruttore privato. Takuya guarda la ragazza con aria rapita, emozionato da cotanta grazia e dal corpo armonico che volteggia con destrezza.
Piuttosto avvezzo a stare sui pattini per via del l'hockey, il ragazzino priva ad invitarla. Il sensibile giovane istruttore della ragazza lo nota e gli offre di provare. Il ragazzo non riesce a dire di no, anche perché il desiderio di affiancarsi alla bella coetanea lo galvanizza.
La sintonia tra i due adescenti pare perfetta ed il ragazzino progredisce velocemente.
Ma Sakura, vedendo che l'istruttore si concentra soprattutto sul suo compagno, si ritrova indispettita al punto da lasciare quel progetto e proseguire altrove.
Un vero peccato, perché poi torna la stagione primaverile e Takuya riprende i suoi sport tradizionali.
Torna con un nuovo film il giovane interessantissimo regista Hiroshi Okuyama del bel Jesus (2018), e nuovamente incentra la sua storia sul mondo adolescenziale dei primi istinti sessuali, delle prime folgorazione, della meraviglia che coglie gli animi più sensibili mentre si approccia o con il resto del mondo.
Una vicenda che pare volgere verso il dramma, verso il malinteso, ma si risolve con pacatezza e grazia, in virtù della compostezza nobile di un insegnante omosessuale saggio e posato che possiede il dono di non scomporsi anche quando la sua posizione potrebbe essere foriera di geberare dubbi o perplessità.
È infatti il film è percorso da tre personaggi principali magnifici che il regista ama in modo incondizionato e scandaglia nelle loro insicurezze e negli impulsi che li animano e li sconvolgono, senza tuttavia apparentemente perturbarli nella compostezza tenera e cordiale che li contraddistingue.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta