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Twilight of the Warriors: Walled In

Regia di Soi Cheang vedi scheda film

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La recensione su Twilight of the Warriors: Walled In

di alan smithee
6 stelle

locandina

Twilight of the Warriors: Walled In (2024): locandina

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 2024 - FUORI CONCORSO - SÉANCE DE MINUIT

La vicenda è ambientata nella Hong Kong degli anni '80 e si incentra sula epopea dell'onesto e sfortunato Chan Lok-kwun, un giovane atletico ed agile che entra accidentalmente a contatto con la famigerata Kowloon Walled City.

Lok-kwun, rifugiato proveniente clandestinamente dalla terraferma, cerca di sopravvivere e sfamarsi partecipando a gruppi di lotta clandestini.

I soldi gli servono per acquistare un documento d'identità falso per migliorare la sua vita, ma viene truffato dal laido Mr. Big, un boss locale.

In una mossa disperata, Lok-kwun ruba la droga a Mr. Big e fugge nella arroccata e decadente Walled City, dove, dopo rocambolesche fughe, incontra ed affronta Cyclone, il boss del crimine locale che governa la zona con un mix di autorità e senso di umanità non scontato.

Nella cosiddetta "Città Murata", Lok-kwun finisce per stringere legami di fiducia e collaborazione con Cyclone e la sua gang, impegnati a resistere e contrastare l'intento di Mr. Big e dei suoi scagnozzi di impossessarsi della Città Murata.

Questo genera lotte e battaglie senza tregua, quando tutti ormai parlano dell'annunciato progetto delle autorità locali di smantellare quel vecchio, caratteristico ma fatiscente aggregato di anime.

 

scena

Twilight of the Warriors: Walled In (2024): scena

scena

Twilight of the Warriors: Walled In (2024): scena

Da Soi Cheang, regista indimenticati degli adrenalinici ed originali Limbo (2021) e Mad Fate (2022), l'aspettativa era inevitabilmente molto alta.

Ed estro ed eccelsa tecnica di regia, coadiuvate da una scenografia suggestiva che ricorda stile e virtuosismi degli straordinari Jeunet et Caro degli anni '90, e che si concentra a stilizzate molto efficacemente i tratti urbani intricati quanto avveniristici di un sobborgo di anime realmente esistito, riescono a rendere City of Darkness (questo il titolo internazionale con cui il film è apparso a Cannes ed uscito nelle sale francesi) un film piuttosto trascinante.

 

scena

Twilight of the Warriors: Walled In (2024): scena

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Twilight of the Warriors: Walled In (2024): scena

Certo la trama si lascia invischiare sempre più nei soliti sentimentalismi un po' smaccati e ridondanti che rischiano di rendere tutto meno originale ed ispirato, strizzando l'occhio ad un pubblico in cerca di rassicurazioni e buoni sentimenti.

Pur non all'altezza dei due originali titoli precedenti sopra citati, City of Darkness resta un action intéressante e ben contestualizzato entro un recente passato nevralgico per Hong Kong, e Soi Cheang si riconferma un regista da seguire e tenere sott'occhio.

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