Regia di Soi Cheang vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 2024 - FUORI CONCORSO - SÉANCE DE MINUIT
La vicenda è ambientata nella Hong Kong degli anni '80 e si incentra sula epopea dell'onesto e sfortunato Chan Lok-kwun, un giovane atletico ed agile che entra accidentalmente a contatto con la famigerata Kowloon Walled City.
Lok-kwun, rifugiato proveniente clandestinamente dalla terraferma, cerca di sopravvivere e sfamarsi partecipando a gruppi di lotta clandestini.
I soldi gli servono per acquistare un documento d'identità falso per migliorare la sua vita, ma viene truffato dal laido Mr. Big, un boss locale.
In una mossa disperata, Lok-kwun ruba la droga a Mr. Big e fugge nella arroccata e decadente Walled City, dove, dopo rocambolesche fughe, incontra ed affronta Cyclone, il boss del crimine locale che governa la zona con un mix di autorità e senso di umanità non scontato.
Nella cosiddetta "Città Murata", Lok-kwun finisce per stringere legami di fiducia e collaborazione con Cyclone e la sua gang, impegnati a resistere e contrastare l'intento di Mr. Big e dei suoi scagnozzi di impossessarsi della Città Murata.
Questo genera lotte e battaglie senza tregua, quando tutti ormai parlano dell'annunciato progetto delle autorità locali di smantellare quel vecchio, caratteristico ma fatiscente aggregato di anime.
Da Soi Cheang, regista indimenticati degli adrenalinici ed originali Limbo (2021) e Mad Fate (2022), l'aspettativa era inevitabilmente molto alta.
Ed estro ed eccelsa tecnica di regia, coadiuvate da una scenografia suggestiva che ricorda stile e virtuosismi degli straordinari Jeunet et Caro degli anni '90, e che si concentra a stilizzate molto efficacemente i tratti urbani intricati quanto avveniristici di un sobborgo di anime realmente esistito, riescono a rendere City of Darkness (questo il titolo internazionale con cui il film è apparso a Cannes ed uscito nelle sale francesi) un film piuttosto trascinante.
Certo la trama si lascia invischiare sempre più nei soliti sentimentalismi un po' smaccati e ridondanti che rischiano di rendere tutto meno originale ed ispirato, strizzando l'occhio ad un pubblico in cerca di rassicurazioni e buoni sentimenti.
Pur non all'altezza dei due originali titoli precedenti sopra citati, City of Darkness resta un action intéressante e ben contestualizzato entro un recente passato nevralgico per Hong Kong, e Soi Cheang si riconferma un regista da seguire e tenere sott'occhio.
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