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Le royaume

Regia di Julien Colonna vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Le royaume

di alan smithee
7 stelle

scena

Le royaume (2024): scena

FESTIVAL DI CANNES 77 - UN CERTAIN REGARD

Durante l'estate di una prima metà degli anni '90, l'adolescente Lesia, orfana di madre e per questo mandata a vivere con le zie in un centro costiero, viene prelevata da un giovane motociclista e condotta nella residenza segreta ove da tempo alloggia il padre, un brigante corso latitante da tempo, la cui esistenza è minacciata non tanto dalla presenza delle forze dell'ordine, quanto piuttosto da una faida in atto tra cosche, protese a combattere con tutte le loro forze per avere il controllo dell'isola sui traffici di stupefacenti e altra mercanzia di valore. Completamente irretita da una figura paterna che, ai suoi occhi di adolescente, pare quasi possedere un carisma reale, Lesia è costretta a fuggire col padre dopo che una serie di sanguinosi attentati iniziano a compromettere un periodo di tregua tra bande rivali durato sin troppo. Nei frequenti spostamenti effettuati di nascosto, clandestinamente, all'interno di un'isola selvaggia ben distante dall'ideale metà turistica a cui si collega la fama della bella isola francese, il rapporto padre-figlia si intensificherà di quell'intimità reciproca mai goduta e vissuta assieme, permettendo ai due di conoscersi e stimarsi come non età mai capitato prima. In attesa di un epilogo scontato quanto violento che connoterà ancora una volta di scie di sangue una faida fatta di tradimenti ed agguato degli di una perfetta associazione di stampo mafioso.

Le Royaume, vitale e trascinante opera prima del regista corso Julien Colonna, forte di un cast oriundo isolano da manuale, è una delle sorprese del Certain Regard 2024, nonché un film incalzante, ben girato e scritto, in grado di riportare lo spettatore nei pressi di molto cinema anche italiano dedicato alle faide camorristiche e mafiose (con uno stile dinamico e nervoso di regia alla Pasquale Squitieri), sorretto dalla costruzione di 2/3 personaggi davvero potenti, tipo le figure principali di padre e figlia (rispettivamente Saverio Santucci e Ghjuvanna Benedetti), interpretati da bravissimi attori scelti in modo pertinente ed accurato.

Un film, questo Le Royaume, che ridisegna i connotati di un'isola molto spesso ispirati superficialmente ad una immagine superficiale ed idealizzata di centro turistico di pregio, oasi solo apparente di serenità e svago, ma di fatto epicentro di afflati, nonché manifestazioni ed intenti separatisti che sono sfociati molto spesso nella creazione di connessioni di tipo indipendentista, foriere di altri fenomeni come il brigantaggio e il commercio di droghe e altre forme di contrabbando ed illiceità usate come fonte di arricchimento e forma di lotta contro le istituzioni governative.

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