Anora, giovane sex worker di Brooklyn, vede la chance di far svoltare la propria vita come una principessa delle fiabe quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. Una volta che la notizia raggiunge la Russia, però, l'idillio viene minacciato dai ricchi genitori del neo-sposo, che partono immantinente alla volta di New York per ottenere l'annullamento del matrimonio.
Sopravvalutato oltremodo, non brutto, neppure così bello, troppo oscarizzato. Madison sarà una star? Ne dubito. Notte e non imitate Scorsese come ha fatto scialbamente Baker.
Anora conferma Sean Baker come uno dei più interessanti registi indipendenti del cinema contemporaneo. Per chi ama il cinema che scava nella realtà, che racconta storie vere e umane, il film è un appuntamento imperdibile.
Ho iniziato a vederlo con qualche pregiudizio e alla fine non ho cambiato idea. E' una commediucola in parte anche divertente ma decisamente scontata. Mi chiedo come ha fatto a vincere Cannes e Oscar. voto 6+
Film in tre trance: nella prima, uno spaccato della vita notturna metropolitana con piaceri ed eccessi; nella seconda, una inaspettato tono di commedia per la presenza di una presunta banda di armeni con compiti di sorveglianza; nella terza, il momento più drammatico della riflessione e della consapevolezza. Ma anche della speranza.
Godibile nonostante una prima parte un po' ripetitiva tra cazzeggio giovanile, droghe, alcool e amplessi assortiti. Dal matrimonio in poi il film decolla verso un finale agrodolce e disilluso. Critica sociale a sprazzi mista a un certo compiacimento. Palmares inappropriato, siamo ad anni luce dall'altra recente doppietta Cannes-Oscar di Parasite.
Chi conosceva gia' Baker non si stupira' certamente di un film come questo,irriverente e senza freni ma mai banale.
Forse troppi premi,ma ci si diverte e ha un buon finale.
Chi conosceva gia' Baker non si stupira' certamente di un film come questo,irriverente e senza freni ma mai banale.
Forse troppi premi,ma ci si diverte e ha un buon finale.
Commedia frenetica tutto sommato divertente e piacevole da vedere, con qualche scena di valore ed un finale azzeccato, ma che difetta della sostanza per emozionare e coinvolgere appieno, anche per una scrittura che pecca di superficialità nella definizione della protagonista. Certamente sopravvalutata da Cannes e Oscar.
Fly like an (eagle) Igor (Steve Miller Band). Inspiegabile accreditamento di un film inconsistente per ogni dove. Meno male che, almeno in un finale commovente, dicevo: meno male che Igor c'è.
La Pretty Woman firmata Sean Baker è una favola moderna e senza edulcorazioni che guarda con cinismo agli invalicabili fossati scavati dal classismo di matrice capitalista, ma anche un film capace di un finale toccante che apre il cuore alla speranza di una solidarietà tra poveri ma belli del sogno americano che va in frantumi.
Prima parte un po’ ridondate, la seconda è d’oro puro: un eccellenza del tragicomico moderno.
Baker ancora una volta sulla fine del sogno americano e delle illusioni. Personaggi bellissimi, giocando anche con stereotipi e anti-stereotipi(Igor su tutti).Sceneggiatura brillante. Voto: 8/8,5
Ma come drammatico? Tutta la sala rideva. Le situazioni in cui riescono a infilarsi i personaggi sono sempre in bilico tra una gara di mazzate e un veniamoci incontro. E crollo delle illusioni ma a quello non ci si abitua mai.
Il diritto alla felicità non gode della considerazione che meriterebbe. Sarà perché si tratta di uno stato d’animo determinato da una marea di fattori e non di una formula matematica da applicare, tuttavia anch’esso contribuisce a determinare/implementare ulteriori divisorie sociali, rimarcando quelle esistenti. Segnatamente, tra i pochi che possono concedersi… leggi tutto
FESTIVAL DI CANNES 77 - CONCORSO - PALMA D'ORO
Dove c'è Sean Baker, c'è sesso, ma non selvaggio: piuttosto scientemente organizzato, esercitato, concordato a pagamento, nell''esercizio.
Sesso vero, no piuttosto sesso simulato, al massimo tattile, sempre superficiale come e quello che pratica la seducente ventitreenne Anora, detta Ani, sex worker che non si lascia piegare, ma… leggi tutto
Mi chiedo la ragione del widescreen, dato che non ci sono serpenti inquadrati. Il coprotagonista sembra la copia sbiadita di Timothee Chalamet. C'è anche Galina Seminova; la barzelletta è servita. 30 minuti di cazzeggi, poi, altri 30 minuti di cazzeggi, on-the-road di cazzeggi. Finale col botto... con la botta.
Dal trailer m'ero immaginato una sorta di nouvelle vague… leggi tutto
Anora
Dopo i primi 18 minuti di culi e tette, scatta il conto alla rovescia: “Ma quando comincia il film?”
Finalmente arrivano i nostri, che purtroppo si rivelano come una tripletta di macchiette.
Uno grande grosso e abelinato, uno silente che si intuisce promettere sorprese.
E il terzo, il capo, parodia di Mister Smith “risolve problemi”.
Mentre il…
Baker costruisce un equilibrio perfetto tra la commedia e il dramma, dando spazio a personaggi che, pur immersi in situazioni straordinarie, sono soprattutto terribilmente umani. Ani non è una vittima, né una santa, ma una donna che cerca di ritagliarsi un posto in un mondo che non l’ha mai davvero vista, che la giudica e la usa come oggetto. Eppure, proprio nel suo…
Oggi analizziamo finalmente l’acclamato Anora, insignito di ben cinque premi Oscar altisonanti e giudicato, pressoché in maniera quasi unanime, una delle migliori pellicole dello scorso anno. Nella nostra disamina, però, a dispetto dell’ovazione generale e degli omogenei pareri estremamente lusinghieri ottenuti pressoché ovunque,…
Anora Stati Uniti d'America 2024 la trama: Anora “Ani” e’ una giovane prostituta di Brooklyn che ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa d’impulso a Las Vegas il figlio di un oligarca. Quando la notizia arriva in Russia, la sua favola è minacciata: i genitori partono per New York per far annullare il…
Questo film è un frullato pazzo: un goccio di Pretty Woman, una manciata di Scorsese e un tuffo nelle vecchie screwball comedies. Il regista Sean Baker, re delle vite ai margini del “sogno americano”, sbriciola Cenerentola con una tragicommedia che taglia come un coltello. Anora (Mikey Madison, un’esplosione di fascino) tira a campare in un club di lap dance a Brooklyn,…
In una settimana tutto sommato ordinaria nei risultati con un esordio normale anche se un po' sotto alle aspettative per Biancaneve (considerando che si tratta di un titolo Disney che ha monopolizzato le sale) e un…
Anora, è giovane, bella, vive a Brooklyn e fa la sex worker. Una sera, nel locale dove lavora, arriva Vanja, figlio di un oligarca russo. Essendo l’unica a conoscere il russo, la ragazza si avvicina al giovane e viziato rampollo che, in un impeto giovanile e sconsiderato, sposerà. Quando la notizia arriva in Russia, la vita di Anora prenderà una piega inaspettata (?).…
Deve forzatamente accontentarsi del terzo posto La città proibita di Gabriele Mainetti che resta dietro ad un irrefrenabile Paolo Genovese che con Follemente sembra davvero poter emulare il successo di Perfetti…
Anora (Madison) è una escort di origini uzbeke che esercita a New York in un locale per uomini facoltosi. Tra questi, un giorno le capita di incontrare il giovane rampollo di una ricchissima famiglia russa (Eydelshteyn), costantemente incline allo sballo, ai videogiochi e a dilapidare il patrimonio di papà. Alla serie di divertimenti si aggiunge un improvvisato matrimonio a Las…
Si vive nell'era della dopamina, di cui il cervello ha continuo bisogno. Nulla più efficace del sesso, in un'epoca dove viene continuamente sbattuto in faccia. La carrellata attraverso la quale Sean Baker apre "Anora" (2024), soffermandosi sull'omonima protagonista, mostra efficacemente il connubio mercato/sessualità. Ani/Anora (Mikey…
Arrivato al suo quinto fine settimana, Follemente resiste agilmente anche all'attacco di Mickey 17 che, pur forte di una riuscita campagna promozionale che ha goduto di una discreta risonanza sui social, non…
Anora, la brava e bella Mikey Madison, spogliarellista, conosce un bimbetto riccone, Mark ?jdel'štejn. proprio scarso. Scoppia l'amore (che è una parola grossa) e il matrimonio fulmineo, ma finirà male.
Cioè, voglio dire, almeno ci provo, da dove comincio? La prima parte del film mostra i due protagonisti che si conoscono, scopano come Chihuahua, a…
Anora(Mikey Madison) lavora come spogliarellista in uno strip club di Brooklyn.Il suo lavoro prevede anche “servizi di Escort” ed un giorno gli capita come cliente Vanja (Mark Ejdelhstejn),il giovane figlio di Nicholas Zakharov (Aleksej Serebrjakov), un potente e ricchissimo oligarca russo.Il ragazzo chiede di passare sempre più tempo con Anora e finisce per innamorarsene.Un…
Della spogliarellista e sex worker Anora, di origine russa, si incapriccia il giovane e viziatissimo Ivan, figlio di un oligarca russo mandato a “studiare” (in realtà oziare spendendo gli illimitati soldi del paparino) a New York. Lui la ingaggia come escort in esclusiva per una settimana e l'infatuazione si spinge fino ad una prematura proposta di matrimonio,…
Prendendo spunto dal modello classico della favola d'amore tra il principe e la umile paesana, Sean Baker demistifica il sogno americano. Certamente il vuoto edonismo e la ricerca della compiutezza travisata in ricchezza possono essere ben rappresentati dai capelli brillantinati della spogliarellista o dalla cappella prefabbricata di Las Vegas, ma a colpire di Anora è la freschezza del…
Mi chiedo la ragione del widescreen, dato che non ci sono serpenti inquadrati. Il coprotagonista sembra la copia sbiadita di Timothee Chalamet. C'è anche Galina Seminova; la barzelletta è servita. 30 minuti di cazzeggi, poi, altri 30 minuti di cazzeggi, on-the-road di cazzeggi. Finale col botto... con la botta.
Dal trailer m'ero immaginato una sorta di nouvelle vague…
Da Hollywood notizie interessanti
Sean Baker è da sempre un tipico regista indie di razza pura: 7 film low budget, di cui 4 sul mondo delle sex worker, autore in tutto e per tutto delle sue opere (oltre la regia, scrive la sceneggiatura e monta); in camera da letto ha appeso il poster de Le notti di Cabiria di Fellini e ha un profilo Letterboxd che usa come un qualsiasi altro utente per…
Le metriche della seconda settimana di programmazione di Follemente di Paolo Genovese offrono ormai sufficienti elementi per confermare che, oltre ad una valida campagna di marketing che generalmente agisce sulla prima…
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Commenti (18) vedi tutti
Sopravvalutato oltremodo, non brutto, neppure così bello, troppo oscarizzato. Madison sarà una star? Ne dubito. Notte e non imitate Scorsese come ha fatto scialbamente Baker.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirAnora conferma Sean Baker come uno dei più interessanti registi indipendenti del cinema contemporaneo. Per chi ama il cinema che scava nella realtà, che racconta storie vere e umane, il film è un appuntamento imperdibile.
leggi la recensione completa di claudio1959Ho iniziato a vederlo con qualche pregiudizio e alla fine non ho cambiato idea. E' una commediucola in parte anche divertente ma decisamente scontata. Mi chiedo come ha fatto a vincere Cannes e Oscar. voto 6+
commento di ripley2001Film in tre trance: nella prima, uno spaccato della vita notturna metropolitana con piaceri ed eccessi; nella seconda, una inaspettato tono di commedia per la presenza di una presunta banda di armeni con compiti di sorveglianza; nella terza, il momento più drammatico della riflessione e della consapevolezza. Ma anche della speranza.
commento di champagne1Godibile nonostante una prima parte un po' ripetitiva tra cazzeggio giovanile, droghe, alcool e amplessi assortiti. Dal matrimonio in poi il film decolla verso un finale agrodolce e disilluso. Critica sociale a sprazzi mista a un certo compiacimento. Palmares inappropriato, siamo ad anni luce dall'altra recente doppietta Cannes-Oscar di Parasite.
commento di Aaanton71Chi conosceva gia' Baker non si stupira' certamente di un film come questo,irriverente e senza freni ma mai banale. Forse troppi premi,ma ci si diverte e ha un buon finale.
commento di ezioChi conosceva gia' Baker non si stupira' certamente di un film come questo,irriverente e senza freni ma mai banale. Forse troppi premi,ma ci si diverte e ha un buon finale.
commento di ezioCommedia frenetica tutto sommato divertente e piacevole da vedere, con qualche scena di valore ed un finale azzeccato, ma che difetta della sostanza per emozionare e coinvolgere appieno, anche per una scrittura che pecca di superficialità nella definizione della protagonista. Certamente sopravvalutata da Cannes e Oscar.
leggi la recensione completa di port crosI cinque Oscar a questo film sanciscono definitivamente, laddove ve ne fosse bisogno, la fine della settima arte.
commento di Winnie dei poohMolto, molto bello. A mio modesto parere gli oscar sono tutti meritati. Fantastiche attrice, regia e sceneggiatura.
commento di albicla139 minuti di vita buttati nel cesso, 5 oscar.... ormai il cinema è una farsa
commento di Tex MurphyBene la regia e il montaggio. Il film è gradevole e anche divertente ma tutti i premi che ha vinto non sono giustificati. 3 stelle
commento di xale78xFly like an (eagle) Igor (Steve Miller Band). Inspiegabile accreditamento di un film inconsistente per ogni dove. Meno male che, almeno in un finale commovente, dicevo: meno male che Igor c'è.
commento di leporelloLa Pretty Woman firmata Sean Baker è una favola moderna e senza edulcorazioni che guarda con cinismo agli invalicabili fossati scavati dal classismo di matrice capitalista, ma anche un film capace di un finale toccante che apre il cuore alla speranza di una solidarietà tra poveri ma belli del sogno americano che va in frantumi.
commento di maurizio73Vedere un film così bello di questi tempi è un'esperienza rigenerante. Grazie Sean Baker !
commento di monsieur opalPrima parte un po’ ridondate, la seconda è d’oro puro: un eccellenza del tragicomico moderno. Baker ancora una volta sulla fine del sogno americano e delle illusioni. Personaggi bellissimi, giocando anche con stereotipi e anti-stereotipi(Igor su tutti).Sceneggiatura brillante. Voto: 8/8,5
commento di ange88Ma come drammatico? Tutta la sala rideva. Le situazioni in cui riescono a infilarsi i personaggi sono sempre in bilico tra una gara di mazzate e un veniamoci incontro. E crollo delle illusioni ma a quello non ci si abitua mai.
commento di XTCLANDUn regista di culto che sa distillare opere taglienti come lame, brillanti e mai consolatorie, una Palma D’oro meritatissima!
leggi la recensione completa di siro17