Regia di Nagisa Oshima vedi scheda film
bizzarro, discontinuo, ma affascinante film, che si regge sui temi dell'incontro/scontro tra culture, ma anche dell'amicizia, della violenza, dell'attrazione fisica a sfondo omosessuale e quindi dell'ambiguita' nei rapporti tra soli uomini. La moltitudine di temi viene esposta in maniera sibillina, implicita, forse un po' irrisolta, comunque non sempre sviluppata appieno; certamente si tratta di un'opera ricca di sfumature e sottigliezze, di cose non dette, sottintese e sotterranee. Il fulcro del film e' il personaggio di Bowie, apparentemente sicuro di se', in realta' frustrato dai sensi di colpa (verso il fratellino) e da paure mai sopite (l'omosessualita' repressa). "Mi hai deluso" gli dice l'ufficiale giapponese che lo brama; e probabilmente e' la stessa cosa che pensa il suo fratellino: "deludere le aspettative dell'altro e' la forma peggiore di tradimento", questa la morale del film.
un mito!
messinscena sapiente, raffinata, qua e la un po' estetizzante, lenta, in bilico tra rigore orientale e concessioni al gusto occidentale. Tra le belle invenzioni figurative, rimane impressa nella memoria la testa di Bowie, che emerge dalla sabbia.
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