Regia di Nagisa Oshima vedi scheda film
Avevo circa 15 anni quando vidi questo film per la prima volta.Andammo con compagni di scuola perchè si favoleggiava di quanto fosse figo e bravo David Bowie che da cantante diventava attore.Non capivo ma annuvo lo stesso.Ricordo che proprio grazie al Duca Bianco questo film toccò fasce di pubblico che probabilmente mai sarebbe riuscito neanche a sfiorare.Il ricordo di quel pomeriggio è oramai sbiadito dagli anni ma dopo aver visto film calò una sorta di cappa di gelo su quell'argomento.Bowie,novello Woland, era tremendamente fascinoso ma il film ai miei compagni d'avventura non piacque.Io rimasi invece interdetto,quasi stordito:non conoscevo Oshima e quel film mi stupì per tante ragioni che però non riuscivo a mettere a fuoco.Ma rimase scolpita nella mia mente l'enorme potenza espressiva delle immagini.Ecco perchè ho avuto voglia di rivederlo, per cercare di mettere a fuoco tutte quelle suggestioni che in me aveva provocato.E la bellissima analisi di yume mi ha portato a scrivere queste quattro indegne righe.Concordo con chi dice che sostanzialmente Merry Christmas Mr Lawrence(titolo decisamente più bello e significativo una volta che si vede il film) è un film bellico senza guerra:La guerra è lasciata fuori delle recinzioni del campo di concentramento giapponese in cui convivono giapponesi e soldati occidentali,perlopiù britannici.E'invece un confronto duro,reiterato tra due culture,due modi di intendere la vita,due modi di viverla.Senza nessuna possibilità di riconciliazione.I riti millenari nipponici sopravviveranno anche a Hiroshima e Nagasaki,qui nel campo arrivano a essere anche un modo(forse l'unico) di amministrare la legge e mantenere l'ordine.La disciplina e un rigido codice di autoregolamentazione rappresentano il tentativo del capitano Yonoi,giovane comandante del campo che si duole di non essere al fronte per offrire la propria vita al suo imperatore,di sottrarsi al fascino malsano che esercita su di lui il maggiore Celliers.Yonoi disprezza i soldati britannici perchè il suo codice d'onore prevede solo il sacrificio estremo e non l'essere preso prigioniero dal nemico.Ma non è meno tenero con i suoi visto che all'inizio del film assistiamo a un seppuku rituale perchè una guardia coreana ha violentato un prigioniero olandese.Il maggiore Celliers però gli è entrato sottopelle e quando davanti a tutti lo afferra e lo bacia sulle guance il suo mondo d'onore implode miseramente.Ma lo stesso lo condanna a morte nel tentativo neanche troppo velato di autopunirsi.Furyo è un film stratificato,complesso, da leggere in profondità non soffermandosi solo alle immagini.E'un perverso gioco al massacro in cui nessuno vince,è un apologo antimilitare nello struggente finale in cui coloro che erano vittime si sono trasformati in carnefici(millantando di essere nella posizione giusta),è un film tutto giocato sull'ambiguità dei due veri protagonisti,Celliers e Yonoi,che cercano di combattere la loro guerra fino in fondo.Ed è proprio la loro ambiguità che li rende inquietanti,ben più ad esempio del Mr Lawrence del titolo,una sorta di ambasciatore tra mondo occidentale e cultura giapponese per via della sua conoscenza della lingua e del sergente Hara(un memorabile Takeshi Kitano,qui solo Takeshi,ancora non passato dietro alla macchina da presa) che invece applica in modo pedissequo e lineare ciò che gli viene ordinato......
regia eccellente
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