Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
E' un film ben girato, in gran parte "nostro", perché filmato a "CINECITTA'", con attori robusti e all'apice della loro bravura. Un western atipico che racconta lo scontro fra gang di quartiere formate da coloni e immigrati che, alla fine, si scontra con la politica, la guerra di secessione e la vendetta. Violento, ma ben diretto.
Vallon, un prete irlandese, capo dei "conigli morti", si scontra con la gang di americani purosangue di Bill il macellaio, perdendo la vita, proprio per mano di Bill. Un bambino assiste al massacro, è il figlio del prete irlandese, Amsterdam, e giura vendetta e quando diventa grande affronterà l'assassino del padre, fregandosene delle guerre di secessione e del crepitio dei canoni delle navi che distruggono il quartiere di New York. Ma la strada della vendetta sarà ardua e il ragazzo dovrà persino fare i patti col il demonio, prima di essersi vendicato.
Accorcerei il film, sopratutto nella prima parte.
Irriconoscibile, brava come ladra, ma poco credibile nel ruolo di "ganza" di Leo Di Caprio.
Eccezionale, il suo Bill il macellaio è un cattivo memorabile, da antologia.
E' diventato grande e tozzo ed è meno Romeo che in "TITANIC", ma ce ne vuole prima che lo consideri un grande attore.
Eccellente, come sempre. Rende credibili attori sopravvalutati come Cameron Diaz e Leonardo Di Caprio. Se il mio voto è buono e non sufficiente, amici, lo si deve al grande regista italo-americano di "TAXI DRIVER".
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