Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
La bravura di un regista si misura anche nella capacità di far interagire, duo o più attori, con metodi e capacità recitative differenti. Spielberg, in questa occasione, è stato eccellente. Ha preso due comprimari e li ha uniti in un duo-spettacolo che risulta il centro d’attrazione dell’intera pellicola, storia a parte. Con Leo DiCaprio e Tom Hanks come protagonisti e con la complicità che è riuscito a creare tra i due, avrebbe potuto raccontare qualsiasi cosa e risultare credibile. Grazie alla vena comica e al filo di malinconia che sembra unire i caratteri di Carl e Frank, la storia inverosimile di Abagnale jr. risulta simpatica e accattivante finendo per essere anche, forse, un monito d’insegnamento all’amicizia pura. Un buon film che resta facilmente nelle memorie cinefile anche grazie ad un’incisiva colonna sonora che prende piede da subito, accompagnando quei titoli d’apertura che sono come un film nel film, considerati tra i più belli della settima arte, messi li perché siano guardati e perché non vadano ad intaccare quell’allontanamento di camera finale che lascia i due grandi attori soli in mezzo ai tanti sguardi giudici di una realtà mutante.
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