Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Forse il miglior Spielberg della prima decade del nuovo millennio: c'è un ritmo travolgente, un'accoppiata di personaggi, sia il 'poliziotto' che il 'bandito', piuttosto accattivanti, una storia incredibile, ma vera, che necessita di pochissimi aggiustamenti per essere portata sullo schermo. E non si possono sottovalutare Di Caprio ed Hanks (ma anche Walken), a dir poco straordinari insieme. Una caccia all'uomo serrata in cui è meno simpatico (e non più antipatico) il cacciatore della preda, un quadro spietato di un'America disperata e fantasiosa, che ci consegna un'interpretazione popolare, non eccessivamente originale in sè, ma nella sua applicazione concreta, del 'sogno americano'. Sottile anche l'insinuarsi del rapporto padre-figlio fra i due protagonisti. Due ore e un quarto che se ne vanno tutte d'un fiato.
L'ascesa truffaldina verso successo e ricchezza del giovanissimo Frank Abagnale, che con vari cambi di identità riuscì a spacciarsi per dottore, pilota di linea, procuratore, incassando assegni falsificati da lui stesso e collezionando amanti. Un agente Fbi, Carl Hanratty, dopo una lunga caccia lo acciuffa.
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