Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Quando uno sceneggiatore si accinge alla stesura di un copione, sa di avere una grossa responsabilità: rendere al pubblico tutte le sfaccettature del personaggio e dell'ambiente che lo circonda. Quando questo personaggio e il protagonista di un best seller in cui soprattutto l'ambiente è un co-protagonista eccellente, la responsabilità è ancora maggiore e ricade anche su coloro che si occupana della scenografia e della fotografia, che sono due elementi fondamentali in questo genere di film.
Dopo un'introduzione costruttiva (che avviene nel "primo" film), ci godiamo uno sviluppo dei personaggi a livello umano e collettivo, in cui ognuno è parte di un'altro ed insieme danno vita a "qualcosa" che va oltre la semplice interpretazione.
Un ritmo più serrato e costante, se distogli lo sguardo rischi di perdere qualche sequenza e non puoi permettertelo, ora fai parte di "quel" mondo e tutto ciò che accade ti appartiene. Se la "prima parte" era una corsa in salita, ora sei in piano, aspettando la discesa. Se prima pretendevi nulla, ora vuoi l'azione e si infuoca il sangue nelle vene nella battaglia finale dove la realtà prende il sopravvento e ti fa accorgere che non sei li quanto vorresti per prendere l'arco e aiutare Legolas o metterti sulle spalle Gimli e fare strage di Uruk-hai. Perchè ora lo senti : La terra di mezzo sei tu.
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